Riassunto analitico
Lo Pseudoxantoma elasticum (PXE) è un disordine ereditario del tessuto connettivo, caratterizzato principalmente dalla progressiva mineralizzazione delle fibre elastiche. Si tratta di una patologia associata a manifestazioni sistemiche multiple, tra le quali più comunemente è possibile riscontrare anomalie della pelle, alterazioni della membrana di Bruch e del sistema vascolare. L'espressione clinica del PXE presenta una notevole variabilità clinica, anche tra pazienti che condividono la stessa mutazione a carico del gene ABCC6. Questo suggerisce che altri fattori possano essere implicati nella patogenesi del PXE, inclusi fattori metabolici e/o nutrizionali. Alterazioni e danni a carico del sistema vascolare si è visto essere associati a polimorfismi a carico del gene MTHFR, il quale codifica per un enzima in grado di ri-metilare l’omocisteina a metionina grazie alla presenza di co-fattori (folati, vitamina B12), suggerendo che tali mutazioni possano essere dei fattori di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Ad oggi molti studi hanno analizzato l’associazione tra i polimorfismi C(677)T e/o A(1298)C del gene in considerazione e l’insorgenza non soltanto di malattie cardiovascolari, ma anche tumorali, o come causa di infertilità, di sviluppo anomalo dei tubi neuronali, nonché nello sviluppo di malattie neurodegenerative. Alla luce di questi studi abbiamo intrapreso l’analisi di due dei più comuni polimorfismi del gene MTHFR, C(677)T e A(1298)C, su pazienti affetti da PXE al fine di determinare: a) la loro frequenza nei soggetti PXE rispetto alla popolazione di controllo; b) se vi fosse una eventuale associazione tra il grado di danno vascolare riscontrato nei pazienti PXE e il genotipo del gene MTHFR; c) se i soggetti PXE omozigoti per il polimorfismo 677 del gene MTHFR e con un dato genotipo ApoE avessero un maggior rischio cardiovascolare rispetto agli altri pazienti.
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