Riassunto analitico
BACKGROUND: Nella pratica clinica la politerapia antipsicotica e la somministrazione al bisogno di antipsicotici sono fortemente associate alla prescrizione di un dosaggio elevato. Le evidenze a sostegno dell’efficacia della combinazione di più antipsicotici o dell’utilizzo di dosi maggiori di antipsicotico rispetto a quelle standard sono scarsissime e dubbie, mentre ci sono significativi elementi che depongono per la dannosità di tali pratiche. Ciononostante, la politerapia con antipsicotici è ampiamente usata nella pratica clinica, un abitudine prescrittiva che non sembra essere facilmente modificabile, così come l’utilizzo di alte dosi di antipsicotico. OBIETTIVI: 1) Riassumere le caratteristiche generali, il corso e la terapia della schizofrenia con un focus sul dosaggio e sulla politerapia antipsicotica secondo le linee guida e la letteratura; 2) Condurre uno studio osservazionale retrospettivo sulla pratica clinica nei Centri di Salute Mentale (CSM - Centri di Salute Mentale) del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Modena, valutando gli outcome della dose media di antipsicotico prescritto e dell’utilizzo di politerapia antipsicotica, utilizzando come fattori predittivi variabili cliniche e socio-demografiche METODI: È stato preso in considerazione un campione di 372 utenti dei servizi di salute mentale dell’Azienda USL di Modena, 186 dei quali in trattamento con antipsicotici long acting (LAI= long acting injectable antipsychotics) e 186 in trattamento con antipsicotici per via orale. Si sono consultate le cartelle cliniche dei pazienti per registrare gli effetti collaterali segnalati, l’elettrocardiogramma (ECG), le variazioni del peso misurate tramite body mass index (BMI), gli esami ematici, la prescrizione di politerapia con antipsicotici, le dosi, le prescrizione di farmaci anticolinergici, le stabilità della prescrizione nei 3 anni precedenti e le durata in giorni di eventuali ricoveri. Sul campione è stata condotta prima un’analisi con t-test e chi-quadro per ricercare fattori potenzialmente influenzabili la dose media di antipsicotico e la prescrizione di politerapia antipsicotica, successivamente sono state effettuate una regressione lineare per la dose e una regressione logistica per la politerapia. RISULTATI: I dati hanno mostrato come la dose media di antipsicotico prescritta ai pazienti sia influenzata dal genere maschile, dalla mancata occupazione lavorativa, dall’assunzione di terapia anticolinergica, dal numero di visite effettuate con lo psichiatra dal paziente e dall’aver effettuato almeno un ricovero. Anche per quanto riguarda la politerapia il genere maschile e l’assunzione di terapia anticolinergica risultano fattori predittivi, inoltre la probabilità di assumere più di un antipsicotico è influenzata dal trattamento con farmaco in formulazione LAI CONCLUSIONI: Questi risultati suggeriscono che sia la difficoltà nel controllare il disturbo ad influenzare la decisione del medico di prescrivere dosi elevate di antipsicotico e/o l’aggiunta di uno o più antipsicotici alla terapia. Data la carenza di evidenze circa una maggiore efficacia di alte dosi di antipsicotico e dell’uso contemporaneo di più antipsicotici, è auspicabile che tali prescrizioni siano monitorate strettamente sia in termini di effetti collaterali, sia relativamente all’effettiva efficacia clinica nel tempo per gli specifici pazienti a cui tali regimi farmacologici sono prescritti.
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