Riassunto analitico
“APPROCCIO DI ECODESIGN DI UN IMPASTO DA GRES PORCELLANATO” Abstract: Questo lavoro di tesi, nella prima parte, è un’attività nell’ambito di un progetto LIFE+ finanziato dalla comunità europea, nel quale sono coinvolti un’azienda sassolese GRESMALT, l’università di Modena e Reggio Emilia e l’università Rey Juan Carlos, di Madrid, Spagna. La seconda parte del lavoro di tesi è invece un’attività di un progetto nazionale MISE. In entrambi i progetti, il materiale oggetto di degli studi, è il gres porcellanato, piastrella ceramica di punta per il mercato nazionale e internazionale . Scopo del primo studio era la possibilità di ridurre la dipendenza da materie prime extra europee e riuscire a rendere competitive alcune formulazioni di impasto, con materie prime nazionali e provenienti dall’UE rispetto ad un impasto standard fornito nel progetto. Le materie prime sono state caratterizzate con diverse tecniche sperimentali ed è stato seguito un piano di mixture design, volto a coprire e studiare 45 formulazioni alternative, che sono state poi anch’esse analizzate e caratterizzate per valutarne il comportamento, preparando dei campioni per ogni miscela. Sono stati poi effettuati i seguenti studi: velocità di sinterizzazione e ritiro lineare con la dilatometria ottica, l’analisi chimica della miscela cruda con XRF, assorbimento d’acqua percentuale, ritiro lineare percentuale, analisi mineralogica XRD quantitativa delle fasi cristalline e analisi del vetro residuo, infine l’analisi microstrutturale con SEM-EDS. Il secondo prevedeva invece lo studio di tre tipi di acque di origini differenti: acquedotto, pozzo e smalteria. Scopo del secondo progetto era valutare il recupero e il riutilizzo dell’acqua reflua in totale o parziale sostituzione di quella di acquedotto e/o pozzo. Per verificare la possibilità di utilizzo delle acque sono state dapprima caratterizzate mediante analisi chimica, successivamente è state fatta una conta batterica, ed infine è stato valutato l’influenza di esse o miscele di esse nel processo ceramico, valutando l’effetto della elevata presenza batterica sulle proprietà finali del prodotto ceramico. Le acque sono state caratterizzate mediante le seguenti tecniche: pH, conducibilità ionica, composizione chimica via ICP e residuo fisso. E’ stato, quindi, pianificato un mixture design che prevedeva 16 miscele delle tre acque in proporzione variabile tra di loro in unione ad un impasto denominato G17. Sulle suddette è stata eseguita un’analisi reologica, mentre sui prodotti cotti, l’assorbimento d’acqua e il ritiro linerare. Inoltre sono state effettuate analisi XRD e SEM-EDS. Fabrizio BIAGIOLI
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