Riassunto analitico
La Non Alcoholic Fatty Liver Disease (NAFLD) comprende varie manifestazioni, dalla steatosi semplice, alla Non Alcoholic Steato-Hepatitis (NASH) con fibrosi/cirrosi. Interessa il 25% della popolazione ed è associata ad alterazioni metaboliche frequenti quali sindrome metabolica (MetS), diabete e obesità. La diagnosi di certezza è istologica, mediante biopsia epatica, ma essendo invasiva e non proponibile su ampia scala si utilizzano metodiche non invasive per la diagnosi, la stratificazione del rischio di progressione ed il monitoraggio della NAFLD. Obiettivi di questo studio clinico osservazionale retrospettivo condotto su pazienti con diagnosi clinica ed ecografica di NAFLD sono: 1) comprendere quali siano le caratteristiche clinico-bioumorali-strumentali associate alla severità della steatosi, alla presenza di NASH ed al rischio di fibrosi valutate tramite metodiche non invasive (scores, ecografia e Fibroscan) e, laddove disponibile, con epatobiopsia, attraverso un’analisi trasversale delle caratteristiche dei pazienti; 2) definire la prevalenza di miglioramento della steatosi e della fibrosi (valutate mediante metodiche non invasive) ed identificare i parametri clinico-bioumorali-strumentali ad esso associati mediante un’analisi longitudinale a distanza di almeno sei mesi. I 103 pazienti sono stati valutati presso l’ambulatorio della Medicina Metabolica, AOU Modena. Ad ogni visita, per ogni paziente, sono stati valutati i parametri metabolici-antropometrici-bioumorali-strumentali, in particolare il grado ecografico di steatosi e lo score semi-quantitativo di steatosi US-FLI, e calcolati gli score non invasivi di steatosi e fibrosi (FLI, AST/ALT ratio, APRI, BARD, FIB-4, NFS). 88 pazienti hanno eseguito il Fibroscan con misurazione della liver stiffness e del CAP, e 49 l’epatobiopsia. A tutti i pazienti sono stati forniti consigli per uno stile di vita salutare secondo le linee guida attuali. L’età mediana è 55 anni e prevale il sesso maschile (65%). Le comorbidità metaboliche sono frequenti: più dell’80% dei pazienti risulta essere obeso o sovrappeso, circa il 25% diabetico e quasi il 70% ha la MetS. Alla visita 1 oltre il 70% dei pazienti ha steatosi ecografica di grado moderato-severo, quasi il 50% dei pazienti presenta fibrosi significativa al Fibroscan ed il 78% ha una diagnosi istologica di NASH. I pazienti con epatopatia più severa hanno caratteristiche metaboliche peggiori : presentano più frequentemente adiposità viscerale, ipertensione arteriosa, insulino-resistenza, iperuricemia, ipertrigliceridemia e rialzo degli enzimi epatici. Gli scores non invasivi di steatosi e di fibrosi sono tra loro correlati. Alle visite di follow-up di 14 mesi, il 31% dei pazienti ha migliorato il grado ecografico di steatosi, che risulta significativamente associato ad un miglioramento dei parametri antropometrici, dell’uricemia, della trigliceridemia, degli enzimi epatici e degli altri score non invasivi di steatosi. La percentuale di pazienti che ha migliorato la categoria di rischio di fibrosi valutata con gli scores non invasivi è compresa tra il 3.5% e l’11.3%. La severità della NAFLD è significativamente associata ad un profilo metabolico sfavorevole, in particolare a maggior adiposità viscerale ed insulino-resistenza. Le modifiche dietetico-comportamentali determinano un miglioramento nella severità della NAFLD in una minoranza dei pazienti, con maggior impatto sulla steatosi rispetto alla fibrosi, almeno nel breve termine. Il miglioramento della steatosi è strettamente correlato al miglioramento del profilo metabolico globale del paziente. Gli scores non invasivi ecografici e bioumorali sono utili per il monitoraggio dei pazienti con NAFLD. La fibrosi epatica si associa all’obesità e all’adiposità viscerale, pertanto l’obiettivo terapeutico è mantenere nel tempo e ottimizzare la modifica dello stile di vita dei pazienti.
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