Riassunto analitico
RILEVANZA DELLA SINCOPE IN PRONTO SOCCORSO E RELATIVO CARICO ASSISTENZIALE: ANALISI DI UNA CASISTICA DEL POLICLINICO DI MODENA Con il termine “sincope” si intende un’improvvisa e breve perdita di coscienza, a risoluzione spontanea, associata ad incapacità di mantenere il tono posturale. Più propriamente si parla di sincope quando tale breve perdita di coscienza è legata ad una ridotta perfusione cerebrale globale transitoria. La sincope rientra quindi nell’ampio argomento della perdita di coscienza ed in particolare nella perdita di coscienza transitoria (PdCT). L’eterogeneità delle manifestazioni e delle cause associate a perdita di coscienza, così come la pluralità dei contesti in cui si manifesta, rende spesso difficile circoscriverne l’eziologia e prospettare soluzioni che ne impediscano il verificarsi. La gestione dei pazienti che si rivolgono ai sanitari per p.d.c. comporta spesso un notevole impegno di tempo e risorse. Se è vero che nei giovani la sincope spesso non sottende patologie di rilievo, è pur vero che l’aumentare dell’età media nella popolazione occidentale fa sì che siano sempre più numerosi i pazienti in cui è possibile prevedere un profilo di rischio maggiore sia per l’elevata probabilità di eziologie clinicamente rilevanti, sia per le copatologie frequentemente presenti nell’anziano, sia per la non rara associazione di danni da traumi maggiori o minori (es. trauma cranico, frattura di femore, politraumi da incidente stradale), associati alla perdita di coscienza. Da ciò deriva, in questi pazienti, una maggiore percentuale di ricoveri che di solito sono protratti (circa 8 giorni in media). Il Pronto Soccorso è naturalmente la struttura alla quale più frequentemente si rivolgono i pazienti con un episodio di perdita di coscienza ed anche per i traumatismi ad essa conseguenti. Per le note problematiche connesse al contesto dell’Emergenza-Urgenza appare quanto mai importante che le linee guida più accreditate siano adeguatamente diffuse e poste in atto tra i professionisti, ma anche formulate in maniera conforme ed adattabile al contesto specifico dell’Emergenza Urgenza.
Questo studio nasce dalla volontà di verificare l’entità dell’impegno, per l’equipe del Pronto Soccorso e per la struttura dell’Ospedale, costituito dai pazienti che giungono in Pronto Soccorso per sincope; inoltre vuol verificare la possibilità di miglioramento sia per accuratezza diagnostica ed utilizzo delle risorse, che in termini di aderenza alle Linee Guida maggiormente accreditate: ESC 2009. Verranno analizzate tutte le prestazioni del Pronto Soccorso Dell’AOU di Modena – Policlinico relative all’anno 2016 con diagnosi di sincope alla dimissione, valutando come obiettivi primari, oltre alla descrizione della casistica, l’analisi della gestione infermieristica all’accettazione e della gestione da parte del medico di Pronto Soccorso (comprese procedure diagnostiche, sia realizzate in PS che in post-dimissione). Come obiettivi secondari verranno valutati inoltre: causa della sincope, congruità della gestione dei pazienti con le LG ESC 2009, associazione con eventi traumatici minori e maggiori, esito alla dimissione dai reparti di degenza per i pazienti ricoverati ed infine possibile creazione di percorsi diagnostici e gestionali dedicati. Lo studio proposto è retrospettivo, monocentrico, non finanziato. Come popolazione sono incluse prestazioni riguardanti pazienti di età maggiore di 18 anni, capaci di intendere e di volere, valutati nel Pronto Soccorso dell’AOU di Modena - Policlinico nel corso dell’anno 2016 dal 1° gennaio al 31 dicembre, per i quali nella diagnosi di dimissione dal Pronto Soccorso sia inclusa la definizione di “sincope” o equivalenti (episodio sincopale, perdita di coscienza di natura sincopale, etc…)
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