Riassunto analitico
La tesi analizza le cause di un fenomeno molto comune nelle imprese manifatturiere multinazionali occidentali: la crescente incidenza dei costi indiretti, come possibile effetto dell’ingegnerizzazione dei processi produttivi finalizzata all’ottenimento di una maggiore efficienza, che ha originato un profondo cambiamento nella struttura di costo di questo tipo d’imprese, con una diminuzione degli oneri diretti e il corrispettivo aumento delle spese di struttura produttiva, ricerca e sviluppo e beni intangibili. Questo tipo d’imprese, deve sostenere ingenti investimenti up-front, che le vincolano a soddisfare un limitato cluster di consumatori, al contrario delle aziende operanti nel settore terziario o dell’information goods che avendo investimenti di struttura prevalentemente di natura intangibile, possono sfruttare la fungibilità delle loro risorse per adattarsi facilmente a possibili cambiamenti esogeni della domanda o per differenziare i prodotti e raggiungere molteplici cluster di consumatori. Le aziende manifatturiere a causa della specificità degli investimenti in risorse materiali, sostenuti per ottenere delle economie di scala e di raggio d’azione, sono particolarmente soggette a un progressivo incremento degli oneri indiretti, assorbibili con aumenti di fatturato, ottenuti grazie all’entrata in nuovi mercati con consumatori dalle caratteristiche differenti, che richiedono ulteriori differenziazioni di prodotto e quindi un aumento della complessità gestionale e degli oneri indiretti. Per questi motivi è fondamentale sviluppare dei sistemi di controllo che possano superare i limiti dei modelli tradizionali, spesso causa di una visione parziale e distorta della realtà aziendale. Sono qui trattati vari metodi per una gestione efficiente di complesse produzioni multiprodotto, soffermandosi sulla World Class Manufacturing, cioè un insieme di tecniche finalizzate al raggiungimento della qualità totale del processo produttivo, attraverso l’utilizzo di sistemi informativi MRP ed ERP, che permettono di attuare metodi produttivi come la Lean e la Pull Production e il Just in Time. Ricordando che il procedimento di costificazione dei processi aziendali è sempre frutto di assunzioni fatte dal management, si è proposto il sistema di contabilità industriale Time Driven ABC, che mira a una riduzione dei costi indiretti, attraverso la tempificazione di alcune attività standardizzabili, che saranno allocate ai rispettivi oggetti di costo. Variabilizzare oneri in precedenza considerati fissi e immutabili nel breve periodo è fondamentale per avere più margini di manovra, riuscendo così ad anticipare il cambiamento già a budget, attraverso simulazioni di tipo What If ottenute da strumenti come l’Activity Based Budgeting, senza così dover aspettare la pianificazione di medio-lungo periodo. La potenza di questo strumento unita al TDABC e alla BSC con una gestione bilanciata tra indici di natura quantitativa e quelli qualitativi, permette al controller di prendere decisioni più incisive, poiché fondate su dati maggiormente affidabili e modelli che sono in grado di spiegare l’enorme complessità di questa realtà industriale. Questi strumenti, se ben implementati, possono diventare dei fattori critici di successo per questo tipo d’imprese, consentendo di rispondere a eventi esogeni e di modificare la propria struttura anticipando il cambiamento. La Rossi Motoriduttori S.p.A. è presa come esempio d’impresa manifatturiera multinazionale che attua con successo efficaci metodi di programmazione e gestione della produzione grazie a sofisticati sistemi informativi ERP e di BI, ma che, come molte imprese del settore, non ha ancora modificato la propria contabilità industriale non conoscendone e/o comprendendone fino in fondo l’importanza di un passaggio a strumenti d’analisi più evoluti.
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