Riassunto analitico
Introduzione: La cervicobrachialgia rappresenta una sintomatologia dolorifica dovuta a compressione nervosa del tratto cervicale e brachiale. La cervicobrachialgia risulta essere una condizione diffusa tra la popolazione, a causa di atteggiamento posturale scorretto, poca attività fisica e processi degenerativi dovuti all'invecchiamento. Nella maggior parte dei casi, l'attività fisica, se ben programmata e adattata ad ogni singolo individuo, risulta essere una valida terapia per ridurre il dolore. Un programma di attività fisica su tutto il corpo e su tutte le articolazioni è in grado di correggere l'assetto posturale, spesso errato e quindi causa di disturbi muscolo scheletrici.
Materiali e metodi: I motori di ricerca utilizzati sono PubMed e Google Scholar. Ho analizzato 25 articoli scientifici dei quali ne ho selezionati 17.
Risultati: La cervicobrachialgia risulta essere un disturbo muscoloschelettrico: fenomeno multifattoriale che insorge in seguito a sollecitazioni biomeccaniche superiori alle capacità funzionali di una determinata articolazione. Fattori di rischio: movimenti ripetitivi, posture scorrette, alta frequenza e velocita, uso di eccessiva forza, insufficiente tempo di recupero, compressioni di strutture anatomiche, strumenti di lavoro non ergonomici. Un difetto di movimento può indurre la patologia, non esserne solo il risultato. Il dolore cronico causa un cambiamento della morfologia muscolare e del controllo neuromuscolare. Il dolore può condurre ad una condizione di disuso muscolare che porta ad assetti posturali compensativi.
Discussione: La stabilità e la forza di ciascun muscolo sono fondamentali per una buon assetto posturale, da qui l'efficacia del "core stability". Il core è considerato il centro miofasciale di muscoli che attraversano la colonna lombare e la regione pelvica, responsabile del trasferimento della forza verso gli arti superiori e gli arti inferiori. Spesso la cervicobrachialgia si presenta come condizione di dolore cronico, quindi un dolore di lunga durata, che persiste anche dopo la guarigione. Per la terapia del dolore vengono analizzati due tipi di trattamento: attivo e passivo. Sembra che entrambe le tipologie di trattamento (attivo e passivo) siano valide per un miglioramento del benessere generale, ma è più probabile che un trattamento attivo possa fornire le basi per una postura sana, in grado di mantenersi nel tempo. Inoltre, è stata provata l'efficacia di un trattamento di attività fisica come il Metodo Neurac, con lo scopo di ristabilire i normali pattern di movimento attraverso la stimolazione neuromuscolare indotta da contrazioni muscolari attive. Il metodo prevede l'esecuzione di esercizi, tali da provocare assenza o nessun incremento di dolore.
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