Riassunto analitico
Lo sport rappresenta una risorsa inestimabile, in grado di offrire benefici che vanno ben oltre l’aspetto fisico. Svolgendo un’attività sportiva, infatti, si promuove il benessere psicofisico e si favoriscono le relazioni sociali, contribuendo così a una salute completa, intesa non solo come assenza di malattia. Inoltre, lo sport si rivela uno strumento potente per abbattere le barriere legate alla diversità, promuovendo l’inclusione e creando spazi sicuri dove ognuno possa sentirsi libero di essere sé stesso. Questa convinzione è nata dalla mia esperienza di tirocinio scolastico, durante la quale ho potuto constatare la grande varietà di caratteristiche presenti tra gli studenti e come l’attività fisica rappresentasse per tutti un luogo di aggregazione e benessere. Motivato da questa esperienza, nella mia tesi di laurea ho deciso di approfondire il tema dello sport e dell’attività fisica per le persone con neurodiversità. Nel primo capitolo, ho introdotto il concetto di neurodiversità, analizzandone le origini, i sintomi e le modalità di diagnosi. Il secondo capitolo è stato dedicato all’analisi di tre specifiche neurodiversità: ADHD, autismo e DSA. Prima di affrontare il ruolo dell’attività fisica in questi casi, nel terzo capitolo ho illustrato l’evoluzione dell’attività fisica adattata e le sue funzioni inclusive e terapeutiche. Nel quarto capitolo, ho presentato un’esperienza di tirocinio che mi ha particolarmente colpito, mentre nel quinto e ultimo capitolo ho progettato un percorso educativo rivolto alla scuola secondaria di primo grado, con l’obiettivo di promuovere l’attività fisica e sportiva, sottolineandone gli aspetti inclusivi e socio-relazionali.
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