Riassunto analitico
Nell'attuale era in cui la digitalizzazione ha raggiunto una completa egemonia, la reputazione è una vera e propria valuta, capace di influenzare in modo pervasivo vari aspetti della vita di un individuo. Gli esperti parlano di “Reputation Society”, una realtà in continua evoluzione, dove alle aziende viene richiesto sempre più spesso e con insistenza di assumere posizioni su questioni socialmente rilevanti. La presente tesi indagherà in dettaglio su di esse e sul cosiddetto “Brand Activism”, o attivismo di marca, studiando le molteplici implicazioni e controreazioni che spesso accompagnano l’attivismo di un’impresa in ambito sociopolitico. Infatti, in un’epoca in cui si è sempre più informati, la crescente richiesta di trasparenza, eticità e autenticità da parte del consumatore ha effetti importanti su ogni tipo di business. L'analisi si concentrerà anche sulle generazioni di riferimento in questo contesto, i Millennials e la Generazione Z, esaminando le loro uniche caratteristiche di consumatori. Parallelamente, la tesi tratterà delle possibili conseguenze e dei risvolti negativi che emergono da scelte polarizzanti abbracciate dai brand nel momento in cui essi si impegnano nell’attivismo di marca, parlando anche di attività di boicottaggio e di “cancel culture”. Il contributo attingerà da ricerche esistenti e case studies, offrendo una visione approfondita dell'intreccio sottile tra reputazione, attivismo di marca e comportamento dei consumatori. Nell'ultimo capitolo, si proporrà un sondaggio condotto su un campione di 100 individui italiani, allo scopo di analizzare l'impatto dell'attivismo di marca su Millennials e Generazione Z, verificando l'applicabilità delle conclusioni precedentemente esposte nel contesto italiano. In sintesi, questo studio mira a fornire una comprensione articolata delle dinamiche in evoluzione nella “Reputation Society”, e in particolar modo del “Brand Activism”, movimento dalle profonde implicazioni per le imprese e per la società nel suo insieme.
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Abstract
In today's digitalized era, reputation has evolved into a formidable currency, profoundly influencing commerce, lifestyle, and societal engagement. This paper explores the intricate relationship between reputation, brand activism, and their significant effects on consumer preferences and beliefs. In this kind of society, businesses face mounting pressure to adopt stances on pertinent social issues. This research probes the numerous consequences, repercussions, and backlashes that accompany corporate involvement in socio-political discourse.
The study notably investigates the phenomenon of brand activism, where businesses actively advocate for social and political causes. As consumers seek authenticity, transparency, and ethical consumption, they scrutinize brand actions and positions.
The paper also delves into the generations majorly involved with this type of activism, those of Millennials and Gen Z, explains their characteristics and choices. Moreover, potential consequences and backlashes faced by activist brands are presented. In fact, while taking a stand can garner support, it may polarize and alienate certain consumer segments. Instances of backlash, boycotts, and public relations crises stemming from brand activism are highlighted.
Through synthesis of existing research and real-world case studies, this paper provides insights into the intricate interplay between reputation, brand activism, and consumer behaviour. In its last chapter, a survey is proposed to a target of 100 individuals in order to analyse the impact of brand activism on Italian Millennials and Gen Z, in order to prove if what has been previously stated finds feedback in the Italian landscape. At large, the paper offers a nuanced understanding of the evolving reputation society's dynamics and its profound implications for businesses and society at large.
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