Riassunto analitico
Lo scopo dell’elaborato è quello di analizzare l’impatto dei sistemi di Intelligenza Artificiale (AI) nel processo di ricerca e selezione del personale. Ad oggi, l’AI si pone come nuova frontiera d’innovazione, in grado di offrire maggiore supporto ed efficienza al recruitment. Nella prima parte dell’elaborato è stato definito il concetto di intelligenza artificiale, è stata raccontata la sua storia, la sua evoluzione attuale e le prospettive future. Dopo aver esposto le modalità di funzionamento e di apprendimento degli algoritmi con i diversi approcci che si sono susseguiti nel corso del tempo e che convivono tutt’ora, è stato esaminato criticamente l’utilizzo della parola intelligenza chiedendosi se possa essere equiparata all’intelligenza umana. Successivamente, sono stati esaminati i campi di applicazione dell’AI nel mondo del lavoro ponendo attenzione anche alle tematiche legali inerenti l’utilizzo dei dati per l’apprendimento dei sistemi di AI. Nonostante l’Unione Europea abbia accolto con entusiasmo l’adozione di questi sistemi in qualsiasi settore produttivo, tuttavia, è stata sottolineata la preoccupazione per un’eventuale nuova ondata di disoccupazione tecnologica dovuta all’ipotesi che le attività lavorative, anche quelle caratterizzate da un alto contenuto cognitivo, saranno svolte dai sistemi di AI. A tal proposito, sono stati descritti i cambiamenti che potrebbero verificarsi e i conseguenti ed eventuali interventi da parte delle istituzioni, delle organizzazioni e degli stessi lavoratori, per far fronte all’introduzione di questa nuova tecnologia. Dopo aver dato una visione generale su come l’AI si stia inserendo nel mondo del lavoro, nella seconda parte dell’elaborato, è stata posta l’attenzione interamente sul processo di ricerca e selezione del personale. Partendo dalla descrizione delle singole fasi che lo compongono, sono stati brevemente analizzati gli strumenti di recruitment maggiormente utilizzati a seguito della prima digitalizzazione avvenuta grazie all’evoluzione del web. Successivamente, sono stati descritti alcuni sistemi di AI impiegati nella fase di ricerca, di screening e di selezione evidenziando i benefici che questi potrebbero apportare in termini di tempi, costi e matching. Ad oggi, l’AI si pone come una valida risposta alle esigenze derivanti dai modelli della cosiddetta gig-economy e knowledge economy che mettono in luce la necessità di avere un recruitment sempre più veloce e flessibile, ma soprattutto l’esigenza di avere la capacità di attirare talenti in possesso di capitale umano utile per perseguire gli obiettivi organizzativi. In quest’ottica, gli strumenti di AI permettono di migliorare la candidate experience e di conseguenza migliorare il proprio employer branding. Inoltre, sono state brevemente descritte le modalità con cui l’AI potrebbe risolvere il problema dei biases cognitivi ovvero di quelle distorsioni inconsce che si verificano in fase di screening e/o selezione. Con l’adozione di questi nuovi strumenti, è cambiato anche il ruolo del recruiter che non si occupa unicamente di ricerca e selezione dei talenti, ma svolge anche attività che rientrano nell’ambito del marketing e della comunicazione. In merito al suo ruolo, ci si è chiesti se in futuro, le stesse attività potranno essere svolte interamente dall’intelligenza artificiale. Infine, la terza parte dell’elaborato è stata dedicata all’analisi di tre casi studio: il progetto “Smart Recruiting” del Gruppo FS Italiane; l’adozione dei sistemi di AI nel recruitment di Esselunga; il chatbot recruiter di ManpowerGroup. Attraverso le informazioni raccolte, si è indagato sul rapporto instauratosi tra i recruiters e i nuovi strumenti utilizzati e sulla funzione che questi sistemi di AI avranno in futuro nel processo di ricerca e selezione del personale.
|