Riassunto analitico
Le banche popolari costituiscono un importante realtà nel panorama creditizio italiano, a cui corrisponde una articolata normativa frutto delle difficoltà a collocare in modo specifico questi intermediari. Esse infatti si trovano a metà strada tra la mutualità non prevalente e la massimizzazione del profitto. La corporate governance delle banche popolari riflette queste difficoltà: il voto capitario, il principio della porta aperta e la clausola di gradimento rappresentano elementi tipici del mondo cooperativo che rischiano di generare diverse difficoltà nella gestione efficiente dell'intermediario. In quest'ottica il presente lavoro si propone di analizzare le specialità di questi intermediari, dando uno sguardo alle recenti modifiche normative e come queste influiranno sulle caratteristiche distintive delle banche popolari. L’elaborazione della tematica non può prescindere da un inquadramento normativo; questo sarà sviluppato nel primo capitolo allo scopo di chiarire il corpus normativo a cui le Popolari fanno riferimento. Nel secondo capitolo si andrà ad individuare nella letteratura di riferimento i vantaggi e le peculiarità di queste particolari cooperative di credito confrontandoli con gli svantaggi e le principali criticità emerse nel dibattito nazionale. Nel terzo capitolo si richiamerà all'evoluzione del mondo cooperativo popolare dagli anni ’90 ad oggi, allo scopo di valutare l’importanza e le caratteristiche del fenomeno Banche Popolari. Il quarto capitolo si sofferma sulle recenti modifiche della normativa di riferimento introdotte con il d. lgs. Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti, allo scopo di individuare i possibili futuri effetti sul mondo delle Popolari. Infine nel quinto capitolo viene effettuata una duplice analisi empirica. La prima verte su un confronto tra le banche popolari suddivise in tre classi dimensionali: le tematiche analizzate sono la struttura operativa e reddituale, l’efficienza e l’attitudine alla mutualità. La seconda verte invece, sul confronto tra grandi gruppi di banche popolari e grandi gruppi di banche s.p.a.; le tematiche analizzate sono qui più circoscritte e riguardano la struttura operativa, l’efficienza nell'allocazione del credito e nella remunerazione del personale. I principali risultati ottenuti nel confronto dimensionale tra banche popolari riguardano le loro specificità. Le piccole banche popolari godono maggiormente dei benefici delle relationship lending, vantaggio che si indebolisce al crescere della dimensione aziendale. All'opposto però le piccole banche popolari hanno importanti problemi a controllare la remunerazione del management, a differenze delle grandi banche popolari. Infine l’attitudine alla mutualità risulta fortemente affievolita nelle grandi Popolari, mentre risulta molto forte nelle piccole realtà della Categoria. Per quanto riguarda il confronto tra grandi Popolari e grandi S.p.a. i risultati mostrano che l’operatività delle grandi banche popolari è maggiormente orientata al cliente, ma che le stesse hanno anche maggiori problemi nella remunerazione dei dipendenti e nello specifico del management.
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