Riassunto analitico
È possibile fare storia attraverso l’intervista? L’intervista può essere un’efficace forma di divulgazione storica? Queste sono state le due domande che hanno ispirato il mio lavoro e a cui ho cercato di rispondere attraverso questa tesi. Dal punto di vista strutturale la tesi si presenta divisa in tre parti, una divisione che riflette le varie fasi in cui si è svolto il mio lavoro: Una prima fase, che corrisponde indicativamente ai primi due paragrafi del primo capitolo (L’intervista come fonte storica e l’intervista come forma di comunicazione pubblica della storia), in cui ho esaminato sia le caratteristiche dell’intervista come fonte orale, sia le varie fasi di realizzazione vera e propria di un’intervista. Una seconda fase, che corrisponde agli ultimi due paragrafi del primo capitolo, in cui ho analizzato la tematica della “nuova storia”, dell’uso pubblico della storia e dell’uso dell’intervista come forma di comunicazione pubblica della storia. Per queste prime fasi, entrambe di carattere metodologico, mi sono avvalso di saggi non soltanto di carattere storico, ma anche sociologico, attraverso i quali sono riuscito a dare una risposta affermativa, anche se ancora sul piano teorico, alle domande che hanno aperto la tesi. Una terza fase, che corrisponde al secondo capitolo della tesi (Intervista a Silvio Miana), che costituisce la parte di ricerca originale, e che contiene un estratto dell’intervista realizzata con Silvio Miana, emiliano classe 1926, nato in una famiglia di mezzadri e in seguito, dopo la partecipazione alla Resistenza tra le fila del Fronte della Gioventù, dirigente sindacale (prima come capolega della Lega dei mezzadri, poi segretario della Camera del Lavoro di Castelfranco Emilia, e, infine, segretario provinciale della Federmezzadri), dirigente politico (segretario provinciale e regionale del Partito Comunista Italiano), presidente della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue, e, infine, deputato e senatore per PCI negli anni Settanta e Ottanta. Questa intervista (l’estratto pubblicato nella tesi si ferma al 1965, anno del passaggio dal partito alla presidenza della Lega delle Cooperative), accompagnata da un apparato di note (costruito sulla base di fonti primarie e secondarie) e da una linea del tempo (che fornisce un inquadramento cronologico e geografico dell’azione politica di Miana), costituisce la realizzazione sul piano pratico di quanto sostenuto nel capitolo precedente: è possibile fare storia attraverso una testimonianza orale, e questa testimonianza, in questo caso sotto forma di intervista, può essere un’efficace forma di comunicazione pubblica della storia, non solo in grado di coinvolgere i lettori grazie alla sua immediatezza e alla forma (semplice e diretta) con cui si presentano i contenuti, ma anche rigorosa e corretta dal punto di vista scientifico e storiografico.
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