Riassunto analitico
L’attività svolta nel presente elaborato di tesi si inserisce all’interno delle tematiche di interesse del gruppo di ricerca relativamente allo sviluppo di modelli oggettivi per la tracciabilità geografica ed autenticità di prodotti alimentari. In particolare, in questo lavoro sono state applicate tecniche analitiche innovative basate sull’impiego di rapporti isotopici di elementi radiogenici per la tracciabilità dell’olio Extra Vergine di Oliva Ligure, insignito del marchio di denominazione di origine protetta (DOP) nel 1997. Tematiche come la tracciabilità geografica e l’autenticità degli alimenti sono sempre più di rilievo, sia per la tutela dei produttori e dei consumatori, in seguito ai diversi e in alcuni casi recenti episodi di frodi e/o contraffazioni alimentari, sia per la valorizzazione dei prodotti alimentari che possono pregiarsi delle ‘denominazioni di qualità’. Pertanto, è sempre più crescente la necessità di sviluppare dei metodi analitici oggettivi che consentano di legare, ove possibile, un prodotto alimentare al suo territorio di origine. In questo contesto, ad oggi vengono prevalentemente utilizzate due classi di indicatori analitici: - indicatori primari o diretti in grado di correlare direttamente un alimento al suo territorio di origine (i.e. i rapporti tra le abbondanze degli isotopi stabili di elementi, sia leggeri (2H/1H,13C/12C, 15N/14N, 18O/16O, 34S/32S) che pesanti (87Sr/86Sr, 143Nd/144Nd, 208Pb/206Pb),ed il contenuto di elementi); - indicatori secondari o indiretti, legati a proprietà compositive dell’alimento o al suo particolare processo di trasformazione, che attraverso tecniche di elaborazione dei dati una consentono di classificare come simili prodotti con la stessa origine o provenienza, al contempo distinguendoli da tutti gli altri analoghi. Nel presente lavoro di tesi, sono state investigate quattro aziende olivicole liguri, a filiera lunga, consorziate presso il Consorzio Tutela Olio DOP Riviera Ligure. In particolare, per ognuna delle quattro aziende sono stati prelevati differenti campioni di terreno, di foglie/tralci e di olive provenienti dalle piante coltivate in prossimità del campione di suolo campionato, oltre ad un campione di olio ottenuto dalle olive del campo selezionato. Nello specifico, l’attenzione è stata focalizzata sulla determinazione del 87Sr/86Sr nel terreno, nelle foglie e nelle olive campionate, al fine di : - ottimizzare le metodiche analitiche necessarie per l’analisi delle diverse matrici investigate nel progetto; - stabilire l’eventuale variabilità tra le diverse aziende monitorate (variabilità inter-sito) e tra i diversi punti di prelievo all’interno della stessa azienda (variabilità intra-sito); - verificare l’andamento del rapporto isotopico investigato lungo la filiera produttiva (suolo-pianta-frutto). La scelta di utilizzare il rapporto isotopico 87Sr/86Sr tra i diversi indicatori disponibili e normalmente utilizzati nell’ambito della tracciabilità geografica è dovuta principalmente alle sue proprietà di marcatore territoriale. Infatti, il rapporto investigato, variando in funzione della tipologia di suolo e della sua età, consente di costruire, nei casi migliori, una mappatura dettagliata della zona in questione che si mantiene costante durante il passaggio terra-pianta-prodotto e costante nel tempo.
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