Riassunto analitico
La tesi ha lo scopo di studiare alcune caratteristiche della varietà di lingua utilizzata dai parlanti quando fanno una richiesta ad un motore di ricerca e, in particolare, a Google. Infatti, oggi l’utilizzo dei motori è ampiamente diffuso e anche la lingua utilizzata per fare ricerche è ormai usata da tutti i parlanti in modo quasi sistematico tantoché gli utenti non si rendono conto di che particolare varietà utilizzano in questo contesto. Il lavoro si è principalmente concentrato nell’analisi di due corpus rappresentativi di keywords digitate dagli utenti nel momento in cui fanno una richiesta a Google. Da questa analisi si è evinto che la lingua utilizzata dagli utenti dei motori di ricerca per digitare le parole chiave ha tratti in comune sia con la lingua abbreviata, dato l’utilizzo di molte omissioni, che con la lingua digitale, visto che anch’essa è prodotta digitando lettere su una tastiera ed anch’essa non ha caratteristiche comuni né con la varietà scritta né con la varietà orale. Tuttavia, la varietà delle keywords può essere considerata nel complesso una lingua “a parte” perché ha anche caratteristiche proprie e diverse da qualsiasi altra varietà di lingua come, in primis, l’uso di giustapposizioni ovvero di due sintagmi nominali che non hanno una relazione strutturale trasparente. In generale, le keywords sono strutture che tendenzialmente non contengono verbi ma, anzi, esse sono formate perlopiù da sintagmi nominali vicini, spesso accostati senza l’uso di determinanti e preposizioni. Inoltre, i parlanti quando digitano le keywords tendono a non usare frequentemente nomi a struttura argomentale che sono presumibilmente astratti, e quando li usano lo fanno spesso senza argomenti visibili.
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