Riassunto analitico
Nel mondo odierno, estremamente globalizzato e tecnologico, l’inglese come Lingua Franca nel contesto business (BELF) viene quotidianamente utilizzato dai professionisti nelle interazioni orali e scritte. In particolare, nell’ambito aziendale, il BELF si impiega nella comunicazione scritta mediata dal computer (CMC) (computer-mediated communication), ad esempio nelle e-mail. Di fatto, nonostante stiano emergendo nuovi mezzi di comunicazione, le e-mail svolgono ancora un ruolo fondamentale all’interno delle aziende poiché permettono di raggiungere lo scopo dell’interazione e, allo stesso tempo, consentono di instaurare relazioni interpersonali con la controparte. Tuttavia, a causa dell’ampio dominio della ‘B’ di business, e degli obbiettivi - potenzialmente infiniti - che le interazioni via e-mail possono perseguire, concettualizzare l’inglese come Lingua Franca nei contesti business (BELF) e la comunicazione via e-mail non è affatto un’impresa semplice. Partendo da questa considerazione, il mio elaborato di tesi consiste nell’analisi e nella comparazione di tre studi recenti, pubblicati tra il 2015 e il 2018, condotti da diversi ricercatori nell’ambito del BELF e della comunicazione via e-mail. Una descrizione e un’analisi dettagliata dei tre studi hanno mostrato che, nonostante i ricercatori perseguano fini diversi e adottino metodi e schemi differenti, gli autori delle e-mail scritte in BELF valorizzano il concetto di cortesia linguistica (politeness) e impiegano determinate strategie comunicative per evitare fraintendimenti, dimostrando, così, un’attitudine alla cooperazione. Inoltre, analizzando gli studi, si può dedurre che le e-mail sono mezzi di comunicazione ‘ibridi’ e, perciò, sono considerevolmente eterogenee. In aggiunta, l’analisi dei tre studi offre spunti interessanti nell’ambito dell’istruzione. Infatti, adottare il paradigma BELF nell’insegnamento dell’inglese implica che gli insegnanti non devono focalizzarsi nella correttezza grammaticale e lessicale osservabile nei soggetti madrelingua, bensì nelle conoscenze dell’ambito business, nelle competenze multiculturali e nella consapevolezza degli interlocutori.
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Abstract
In the globalized and technologized world of today, English as business lingua franca (BELF) is used by business professionals both for spoken and written interactions on a daily basis. In particular, professionals working in corporations mostly use BELF in text-based computer-mediated communication (CMC), such as e-mailing. Indeed, despite the emergence of new communication tools, emails still play a pivotal role in corporations as they contribute to reaching the goals of business interactions, as well as establishing rapport with business counterparts. However, due to the wide domain of the ‘B’ of business and the potentially infinite purposes that emails may try to fulfill, conceptualizing BELF and email communication is anything but an easy task. Starting from this assumption, my thesis consists of an analysis and comparison of three recent studies conducted by different researchers in the fields of BELF and email communication. An in-depth description and analysis of the three studies reveal that, although researchers differ in their aims and may adopt various methods and frameworks, BELF email writers value the notion of politeness and draw on communicative strategies in order to avoid misunderstanding, showing a cooperative attitude. Moreover, by analyzing the studies, it can be assumed that emails are ‘hybrid’ communication tools and, therefore, heterogeneous. In addition, the analysis of the three studies offers interesting insights for the field of education. Indeed, adopting the BELF paradigm in teaching English implies that trainers should focus on business knowledge, multicultural competence and awareness, instead of NS-like grammatical and lexical correctness.
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