Riassunto analitico
INTRODUZIONE La riserva ovarica indica il numero e la qualità di follicoli presenti nell’ovaio di una donna in un dato momento. Il ruolo svolto dall’età della donna, quale fattore predittivo della riduzione del pool follicolare e della qualità degli ovociti, è stato ben stabilito. La qualità ovocitaria è un aspetto della riserva ovarica più complesso da misurare. L’età femminile gioca un ruolo primario anche in tal caso. È chiaro come a un’età più avanzata sia associato un rischio maggiore di anormalità a carico degli ovociti e, di conseguenza, un aumentato rischio di anomalie cromosomiche nella prole. Gli aspetti quantitativi e qualitativi della riserva ovarica sono inversamente correlati all’età. Vi è la possibilità che i due aspetti possano essere direttamente correlati; indipendentemente dall’età una riserva ovarica ridotta potrebbe comportare un’altrettanto ridotta qualità ovocitaria. La riserva ovarica oggi può essere accuratamente misurata in vivo tramite il dosaggio dei livelli circolanti dell’ormone Anti-Mulleriano (AMH). I livelli sierici di AMH sono strettamente correlati con il pool dei follicoli primordiali e diminuiscono progressivamente con l’età femminile.
SCOPO Nello studio qui descritto abbiamo investigato il ruolo relativo dell’età femminile e della riserva ovarica, misurata tramite AMH, nel determinare la percentuale e il numero di blastocisti in pazienti sottoposte a cicli di ART (Assisted Reproductive Technology).
MATERIALI E METODI Lo studio è un’analisi retrospettiva di cicli di ART condotti al European Hospital di Roma, Italia, nel periodo compreso tra il 2014 e il 2015. Le pazienti reclutate nello studio dovevano aver misurato i livelli sierici di AMH prima del trattamento, avere dati completi circa le caratteristiche anamnestiche, cliniche e relative al cicli IVF/ICSI ed essere consenzienti allo Screening Genetico Preimpianto (PGS). In totale per l’analisi sono stati ottenuti dati da 578 pazienti. Al centro IVF al fine di ottenere la stimolazione ovarica (COS) sono stati utilizzati i protocolli lungo con GnRH agonisti e con antagonisti di GnRH. Inseminazione degli ovociti, coltura e biopsia dell’embrione. Il complesso cumulo corona, ottenuto dal pick-up degli ovociti, è stato incubato in Fertilization Medium . Successivamente gli ovociti sono stati denudati tramite la completa rimozione delle cellule della corona e del cumulo. Gli ovociti che avevano espulso il secondo globulo polare sono stati trattati tramite ICSI immediatamente dopo la denudazione.Si è quindi proceduto con la bipsia della blastocisti. È stata utilizzata la metodica array-CGH per l’analisi genetica preimpianto. Dosaggio di AMH Nello studio per l’analisi di AMH è stato utilizzato l’ AMH-Gen II- Elisa (Beckman Coulter). I valori standard di AMH a cui ci si è riferiti sono 0-22 ng/mL. Outcomes e analisi statistica I dati sono stati espressi come media ± SD, quando caratterizzati da una distribuzione gaussiana, o come mediana (25th-75th range) quando non presentavano una distribuzione normale. Sono stati utilizzati tutti test statistici a due code con α di 0,05. L’analisi statistica è stata fatta utilizzando Stata 12.
RISULTATI L’analisi di regressione univariata ha confermato che età femminile, AMH sierico e il numero di ovociti in MII erano predittori significativi e indipendenti del numero totale di blastocisti euploidi CONCLUSIONI Nello studio condotto e qui descritto è stata confermata la teoria universalmente accettata che la percentuale di embrioni aneuploidi aumenta parallelamente all’incremento dell’età anagrafica della donna ( Fraguoli et al., 2011). In aggiunta è stato possibile identificare la relazione indipendente esistente tra riserva ovarica, risposta ovarica alla stimolazione e la percentuale e il numero di blastocisti euploidi ottenuti nei cicli di IVF.
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