Riassunto analitico
Il cancro colo-rettale (CRC) rappresenta una condizione oncologica di grande interesse medico nonché socio-economico. Rappresenta infatti il terzo tumore maligno per incidenza e mortalità, ed è la quarta causa di morte a livello globale. In questa neoplasia sono tanti i fattori di rischio che interagiscono promuovendo lo sviluppo del carcinoma: fumo, eccessivo consumo di alcol, dieta ricca in grassi, fattori genetici e malattie infiammatorie croniche. Allo stesso tempo esistono anche diversi fattori protettivi, quali l’attività fisica, una dieta ricca in frutta, verdura e cereali, il consumo di pesce e la terapia con le statine. Il cancro del colon retto rappresenta un classico esempio di patogenesi “multistep”: le alterazioni genetiche implicate nella genesi del carcinoma invasivo avvengono in più tappe e ad esse corrispondono alterazioni morfologiche, cioè una serie graduale di cambiamenti istologici che prende il nome di sequenza “adenoma-carcinoma”. Alla base dell’iniziazione e della progressione di tale neoplasia ci possono essere difetti nell’adesione cellulare. In particolare, la famiglia delle caderine è coinvolta nella cancerogenesi colo-rettale. La perdita di espressione delle caderine può infatti condurre sia ad una aumentata attività proliferativa che ad una alterazione della differenziazione. Un sottogruppo della famiglia delle caderine è rappresentato dalle protocaderine, tra cui μ-protocaderina e protocaderina 24. Finora gli esperimenti sono stati svolti prevalentemente su linee cellulari neoplastiche, e solo per la μ-protocaderina su una piccola casistica di tessuti tumorali umani. Lo scopo della Tesi è pertanto quello di analizzare un’ampia serie di 70 carcinomi colo-rettali sporadici ricercando il ruolo rispettivamente di μ-protocaderina e protocaderina 24 tramite la tecnica immunoistochimica, per mettere in evidenza l’espressione delle due protocaderine. È stato inoltre studiato lo stato di metilazione della regione promotrice del gene MUPCDH, che codifica per la μ-protocaderina. Questo per verificare il meccanismo molecolare in grado di spiegare la perdita di espressione della μ-protocaderina osservata nei CRC. Dai risultati dell’analisi immunoistochimica emerge che nei campioni di CRC sporadici si ha un’assenza dell’espressione delle due protocaderine, in particolare μ-protocaderina è assente nel 63% dei casi e protocaderina 24 nel 67%. Nel 77% dei casi almeno una delle due protocaderine non è espressa. In particolare, nel 53% si osserva una concordanza di assenza di espressione delle due protocaderine e nel restante 24 % una delle due risulta negativa. Per verificare il meccanismo molecolare in grado di spiegare la perdita di espressione della μ-protocaderina osservata nei CRC, abbiamo condotto l’analisi di metilazione del promotore del gene MUPCDH che codifica per essa attraverso la procedura del pirosequenziamento. Le isole CpG analizzate sono risultate iper-metilate in tutti i CRC μ-protocaderina negativi, mentre nella mucosa normale e nei CRC μ-protocaderina positivi non sono metilate. I risultati indicano che il meccanismo molecolare in grado di spiegare la “down”-regolazione dell’espressione della μ-protocaderina osservata nel CRC è quello dell’iper-metilazione della regione promotrice del suo gene. È noto infatti che le modificazioni epigenetiche, tra cui la metilazione, sono strettamente legate all’iniziazione e alla progressione del cancro. In modo particolare, l’ipermetilazione può comparire precocemente nel meccanismo di progressione tumorale, permettendo così una diagnosi precoce, e può essere utile anche per la prognosi e per la previsione di risposta alla terapia. Lo studio condotto ha evidenziato una “down”-regolazione dell’espressione della μ-protocaderina e della protocaderina 24, confermando quindi l’importante ruolo che le protocaderine rivestono nella carcinogenesi colo-rettale.
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