Riassunto analitico
I cambiamenti economici, sociali e culturali, favoriti dalla rivoluzione tecnologica e dalle nuove dinamiche sociali che la tecnologia stessa ha contribuito a definire, hanno consentito al consumatore di accrescere il proprio “potere”: rispetto al passato, ora è molto più informato, esigente, attivo e consapevole; vuole interagire con le imprese ed essere coinvolto in prima persona nelle attività dei brand. Le imprese devono pertanto imparare a gestire la collaborazione con i consumatori, a stimolare l’engagement e a co-definire il valore con il cliente, creando – anzi, co-creando – esperienze di marca positive ed uniche. All’interno di questi mutati panorami, alcune imprese, sia in Italia che all’estero, hanno deciso di utilizzare la strategia del debranding: eliminare il proprio nome dal logo in una campagna di marketing e inserire, al suo posto, i nomi propri dei consumatori. Questo elaborato intende analizzare le varie forme che il debranding assume all’interno degli psecifici discorsi di marca, i rapporti che intrattiene con fenomeni quali la mass customization e le brand community e gli obiettivi che le imprese intendono raggiungere, in un’ottica di valorizzazione e coinvolgimento del consumatore.
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