Riassunto analitico
Il glioblastoma multiforme (GBM) è la forma di tumore primitivo del sistema nervoso centrale più frequente, aggressiva e letale. Nonostante gli sforzi compiuti in ambito sperimentale e clinico, il GBM rimane una malattia mortale con una sopravvivenza mediana di circa 14-15 mesi dalla diagnosi e quindi con prognosi estremamente sfavorevole. L’aggressività del GBM è dovuta alla tendenza alla proliferazione e all’invasività, ma anche alla resistenza ai trattamenti tradizionali, come la radioterapia e gli agenti alchilanti del DNA. Per tali motivi la ricerca sul glioblastoma rappresenta ancora oggi una delle maggiori sfide per il settore medico e farmacologico. Nell’ambito della ricerca sui composti naturali a potenziale azione antiproliferativa, negli ultimi anni è cresciuto l’interesse nei confronti della Cannabis sativa L., diventata ormai fonte consolidata di estratti e composti puri di interesse farmaceutico. Questa tesi sperimentale di Laurea Magistrale in Farmacia ha avuto lo scopo di verificare se estratti ottenuti da una varietà non psicoattiva di C. sativa, già noti per la loro efficacia su altri tipi di tumore, siano attivi anche contro il glioblastoma. Gli estratti arricchiti in cannabinoidi, polifenoli e terpeni sono stati ottenuti mediante procedure estrattive mirate a ottenere selettivamente le tre classi di composti oggetto di indagine e caratterizzati qualitativamente e quantitativamente per definirne la composizione mediante tecniche UHPLC-HRMS, HPLC-UV, GC-MS e GC-FID. Successivamente è stata valutata l’efficacia antiproliferativa degli estratti arricchiti in vitro, su linee cellulari di glioblastoma U87MG e T98G. I risultati sono stati ottenuti mediante saggio di vitalità cellulare con CCK-8 per verificare la capacità degli estratti di inibire la proliferazione e di sopprimere le cellule tumorali. L’estratto che si è dimostrato essere il risultato più promettente è quello arricchito in cannabinoidi. Per comprendere il meccanismo di azione di quest’ultimo, sono stati effettuati saggi Western Blot, tramite cui si è cercato di valutare le modifiche di espressione di proteine coinvolte nella tumorigenesi nelle cellule trattate con l’estratto, rispetto a quelle non trattate. I primi risultati evidenziano l’importanza di chiarire la piena efficacia farmacologica e i meccanismi molecolari dei cannabinoidi non psicotropi presenti in C. sativa nella fisiopatologia del GBM.
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