Riassunto analitico
Il presente lavoro intende studiare il fenomeno delle interferenze linguistiche nell’ambito scientifico delle nanoscienze e nanotecnologie. Le interferenze linguistiche consistono nello scambio di elementi lessicali e grammaticali da una lingua-modello a una lingua-imitatrice, nel nostro caso dall’inglese al francese. Numerosi sono gli esempi di anglicizzazione sia lessicale sia grammaticale della lingua francese, dall’inclusione di nuovi lessemi inglesi alla penetrazione silenziosa di strutture sintattiche. L’inclusione di lessemi stranieri può indurre a un arricchimento o indebolimento della lingua: nel primo caso, la lingua-imitatrice necessita di introdurre vocaboli nuovi per colmare le proprie lacune lessicali; nel secondo caso, gli elementi alloctoni inclusi si sovrappongono a elementi autoctoni equivalenti, a volte sostituendoli. Per limitare il contatto con il materiale linguistico straniero, i nuovi elementi lessicali possono tuttavia essere adattati alle regole fonetiche, grafiche e morfosintattiche native, in difesa del lessico autoctono (es. supermarket > supermarché). Contrariamente alle interferenze lessicali, la penetrazione di strutture sintattiche è un fenomeno più lento secondo cui i costrutti sintattici stranieri penetrano attraverso i punti più deboli del sistema grammaticale nativo, erodendoli e sostituendoli. Si distinguono i costrutti fissi (es. to be familiar with > être familier avec) dai costrutti produttivi (es. la frase interrogativa doppia, dall’inglese Who’s who, da cui si sono formate diverse combinazioni, come qui fait quoi, qui va avec qui, qui vient d’où). Questi fenomeni sono stati ricercati e analizzati per mezzo di un corpus di testi francesi concernenti le nanoscienze e nanotecnologie, un campo scientifico nuovo e in rapido sviluppo su cui l’inglese esercita una forte influenza. A sostegno di quest’analisi, l’impiego di strumenti come il Vocabulaire panlatin de la nanotechnologie di Realiter e il dizionario terminologico FranceTerme si è reso necessario per ricercare forme native equivalenti agli anglicismi usati dai locutori del nanomondo francese. Il corpus ha infatti rilevato l’uso di anglicismi non adattati raramente sostituiti dalle proprie francesizzazioni (es. bottom-up approach > approche ascendante). Se l’anglicizzazione lessicale sembra caratterizzare il discorso delle nanotecnologie francese, l’anglicizzazione grammaticale parrebbe invece più limitata. Dati come il rapporto fra ipotassi e paratassi, la nominalizzazione e la lunghezza media delle frasi – aspetti caratteristici della sinteticità dell’inglese – sono stati raccolti attraverso il corpus francese e comparati a un secondo corpus di testi equivalenti inglesi: dai testi francesi è risultato un uso elevato della nominalizzazione, mentre la lunghezza media delle frasi e il rapporto fra ipotassi e paratassi restano superiori ai dati del corpus inglese. Il lavoro si è concluso con un’analisi dei trattamenti lessicografici operati da quattro dizionari francesi (due in versione cartacea e due versioni online) per gli anglicismi reperiti nel corpus. Quest’analisi ha dimostrato che in pochi casi i dizionari hanno incluso e incoraggiato l’uso di forme francesizzate esistenti in sostituzione degli anglicismi, aumentando pertanto il contatto diretto fra i locutori francesi e la lingua inglese, benché il francese dimostri una forte creatività lessicale e una sistematizzazione grammaticale utili a contrastare l’influenza inglese.
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Abstract
This work aims at exploring the linguistic interferences characterizing the scientific field of nanosciences and nanotechnologies. Linguistic interferences consist in the transferring of lexical and grammatical elements from a source-language (in our case English) to a target-language (French). Numerous examples show the anglicization of French, such as the inclusion of new English words in its vocabulary, and the silent penetration of syntactic structures in its grammatical system. The inclusion of foreign words may lead to either an enrichment or an impoverishment of the target-language. In the first case, the TargetLanguage needs to include new words in order to fill some lexical gaps, thus enriching itself. In the second case, the unnecessary foreign new words included may even substitute the corresponding lexical forms of the TargetLanguage. The contact with foreign linguistic units can be limited via the adaptation of the new foreign words to the target-language phonetic, graphic, and morphosyntactic rules, as a defence for the native vocabulary (e.g. supermarket > supermarché). Differently from a lexical anglicization, grammatical anglicization is slower and less visible, the foreign syntactic structures penetrating through the weakest points of the grammatical target-system. Sometimes, foreign grammatical rules may even substitute the less systematized native ones. We can distinguish fixed syntactic structures (e.g. to be familiar with > être familier avec) from productive ones (e.g. the double interrogative sentence, from the English expression Who’s who, which generated numerous combinations with other French wh- words, such as qui fait quoi, qui va avec qui, qui vient d’où). These phenomena were analysed via a corpus of scientific French texts about nanosciences, a recent and fast-developing scientific field where English plays a pivotal role. Additional linguistic tools such as Vocabulaire panlatin by Realiter and the terminological dictionary FranceTerme were used to find French forms equivalent to the anglicisms collected in the corpus. In fact, the corpus texts included numerous anglicisms without adaptation whose French forms were rarely exploited (e.g. bottom-up approach > approche ascendante). If lexical anglicization seems to characterize the French nanoworld, the data about grammatical anglicization showed a different scenario. Analysis on the hypotaxis-parataxis ratio, the number of nominalisations, and the average words/sentence – the main aspects explaining English conciseness – were carried out on the French corpus and compared to a secondary English corpus on nanotechnologies. Even though French nanoworld speakers seem to use nominalisations frequently, the French corpus hypotaxis-parataxis ratio and the average words/sentence remain higher than the English corpus. The research was concluded with a corpus-driven lexicographic analysis of the anglicisms collected to understand how they were treated in four French dictionaries (two in paper form, two in electronic form). In fact, only in few cases the dictionaries included and encouraged the use of existing French forms as a substitution for the anglicisms, thus increasing the direct contact between English language and French speakers, even though French has the means to protect itself – a strong lexical creativity and grammatical systematicity useful to counter the influence from the English language.
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