Riassunto analitico
Introduzione. L’invecchiamento della popolazione sta determinando una vera e propria “rivoluzione demografica”.Con l’aumentare dell’età, le persone anziane divengono sempre più soggette a comorbilità ed allo sviluppo di patologie cronico-degenerative. In questo contesto, Demenza, Delirium e disturbi comportamentali e psicologici (BPSD) stanno diventando sempre più frequenti. Al fine di prevenire, trattare e gestire al meglio tali condizioni si stanno sviluppando terapie non farmacologiche, basate sull’ attuazione di strategie ambientali, interventi psicosociali ed approcci più ampi quali Person-Centred, Gentle Care e Dementia-Friendly.
Scopo. Lo scopo dello studio consiste nel dimostrare l'efficacia e la realizzabilità della gestione mediante terapia non farmacologica, che affianchi o riduca quella farmacologica, dei pazienti anziani con BPSD in Demenza e Delirium ricoverati in un reparto per acuti, in particolare nell'U.O. di Geriatria del Nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino Estense di Baggiovara. Più in generale, l'obiettivo è la costruzione di un reparto Dementia-Friendly, cioè in grado di erogare prestazioni stabilite in condivisione con un team multidisciplinare che comprenda interventi psicosociali basati su approcci centrati sulla persona, la formazione del personale sanitario, l’attuazione di strategie di modifica ambientale, la somministrazione di terapia farmacologica, la supervisione medica da parte di specialisti geriatri ed un maggior coinvolgimento del caregiver.
Materiali e metodi. Si tratta di uno studio osservazionale di coorte condotto con doppio osservatore. Sono stati arruolati 67 pazienti, 24 dall’ Unità Operativa di Geriatria, 43 dall’ Unità Operativa di Medicina Metabolica. La coorte di pazienti del “gruppo Geriatria” è stata sottoposta ad un approccio centrato sulla persona che prevedeva l’erogazione di trattamenti farmacologici e non farmacologici (interventi psico-sociali, strategie ambientali, formazione del personale sanitario e maggior coinvolgimento del caregiver), mentre la coorte di pazienti del “gruppo Medicina Metabolica” è stata gestita mediante terapia farmacologica, con l’aggiunta di generiche indicazioni fornite del geriatra in regime di consulenza. All’ingresso (T0), in prossimità della dimissione (T1) ed alla rivalutazione ad un mese dalla dimissione (T2) sono stati somministrati test a paziente e caregiver quali CDR, MMSE, NPI, 4AT, MDAS, ADL, IADL e Zarit. Il monitoraggio dei disturbi comportamentali e psicologici avveniva quotidianamente. I risultati dello studio sono stati ottenuti tramite analisi statistica utilizzando il programma IMB SPSS Statistics 25.0.
Risultati. Nel gruppo Geriatria è stato constatato che all'aumentare della terapia al bisogno il senso di competenza del caregiver si riduce. Per quanto concerne il carico assistenziale, questo migliora significativamente nei caregivers dei pazienti ricoverati nell'U.O. di Geriatria. È stata inoltre rilevata una riduzione del punteggio medio dell’NPI nell'intero campione, ma maggiormente significativa nel gruppo Geriatria rispetto al gruppo Metabolica, sia a T1 che a T2.
Conclusione. Si può dunque affermare che, poiché la sintomatologia comportamentale durante il ricovero migliora in maniera più significativa nel gruppo Geriatria, tali approcci non farmacologici, integrati alla terapia farmacologica, possiedono una maggiore efficacia sul controllo dei sintomi comportamentali in confronto al trattamento unicamente farmacologico. Dati i risultati incoraggianti, questo innovativo approccio per la gestione del paziente con diagnosi di Delirium e/o Demenza nell'ambiente ospedaliero merita, con un’auspicabile applicazione ad un campione più ampio, ulteriore sviluppo ed approfondimento.
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