Riassunto analitico
Oggetto di questa ricerca è l’analisi di comunicati aziendali redatti in seguito all’invasione russa dell’Ucraina all’inizio del 2022. Lo scoppio di una crisi economica, sociale, politica ed umanitaria di tale portata in Europa ha reso necessaria la cooperazione tra istituzioni ed enti privati. Nel corso del primo anno di guerra, la comunità internazionale ha imposto alla Russia sanzioni massicce e senza precedenti. Per le aziende, è emersa inoltre la necessità di minimizzare la minaccia reputazionale legata al commercio con un Paese aggressore. Tale combinazione ha provocato un esodo di massa del grande business internazionale da Mosca. In questo scenario, uno studio condotto dal Professor Jeffrey Sonnenfeld, insieme al Yale Chief Executive Leadership Institute, ha evidenziato la profondità dei rapporti commerciali ed economici tra le aziende di tutto il mondo ed il mercato russo. Lo studio monitora oltre 1500 multinazionali, e le classifica in base alla completezza del loro ritiro dalla Russia. Questo database funge dunque da punto di partenza per l’analisi linguistica oggetto della presente tesi. Dal punto di vista metodologico, l’analisi adotta un approccio corpus-based. Due corpora sono stati appositamente creati e contengono i comunicati emessi da aziende con sede nei principali paesi anglofoni e francofoni. Fondamentale per l’analisi è stato Sketch Engine, una piattaforma online che offre numerosi strumenti per esplorare il funzionamento del linguaggio. L’elaborato è suddiviso in cinque capitoli, a partire da una panoramica degli eventi immediatamente successivi allo scoppio del conflitto russo-ucraino. La parte centrale è dedicata all’importanza del database fornito dallo studio del Yale CELI ed ai criteri seguiti nella compilazione dei due corpora in questione. In quest’ultima fase, sono state riscontrate alcune difficoltà imputabili alla predilezione della lingua inglese come Lingua Franca nei contesti di business da parte della maggioranza delle multinazionali. Gli ultimi due capitoli sono dedicati all’analisi dei comunicati. In primo luogo, gli aspetti fondamentali del discorso aziendale vengono presentati da una prospettiva teorica e successivamente illustrati attraverso esempi tratti dai due corpora. I risultati ottenuti hanno mostrato che il principale obiettivo delle aziende era presentarsi in maniera estremamente positiva, trasmettendo un ethos collettivo, affidabile, e competente. Benché lo scopo fosse comune a tutte le aziende, le strategie linguistiche, argomentative e pragmatiche adottate per conseguirlo sono risultate piuttosto eterogenee. In secondo luogo, è stata applicata la teoria della crisis communication all'analisi dei due corpora, al fine di offrire una lettura alternativa delle strategie utilizzate dalle aziende. In particolare, si è cercato di valutare se l’approccio adottato dalle aziende nella gestione della crisi fosse efficace o meno. Dall’analisi è emerso che non vi è corrispondenza tra la condanna degli orrori della guerra, presente in tutti i comunicati, ed i provvedimenti effettivamente annunciati ed attuati.
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Abstract
The present research aims at analysing corporate responses issued by Western companies in the wake of the Russian invasion of Ukraine in early 2022. The outbreak of such an unprecedented economic, social, political, and humanitarian crisis in Europe created an urgent need for information and multi-agency coordination. Throughout the first year of war, the international community imposed significant sanctions against Russia. These measures, as well as the imperative need to minimise the reputational threat related to “doing business as usual” with a war aggressor, led to a massive wave of business retreats from Russia.
In this scenario, a study conducted by Professor Jeffrey Sonnenfeld and the Yale Chief Executive Leadership Institute shed a light on the economic ties of companies from all over the world with the Russian market. The study tracks well over 1 500 multinationals, and classifies them on the basis of the completeness of their withdrawal from Russia. This database constitutes the starting point for the analysis at the core of this dissertation.
For the purpose of this research, the methodology adopted envisages a corpus-based approach. Two corpora have been specifically compiled, collecting the announcements published by companies based in the main English- and French-speaking countries. The instrument which proved essential for the research is Sketch Engine, an online concordancing program offering a number of functionalities for linguistic analysis.
This study is divided into five chapters, starting with a general introduction of the events following the outbreak of the Russo-Ukrainian conflict. A central part is then devoted to the importance of the Yale CELI List of Companies Leaving and Staying in Russia, and to the criteria adopted to compile the two corpora at issue. Some challenges were encountered in the compilation of the corpora, especially since the majority of the multinationals had opted for English as a Business Lingua Franca.
The last two chapters are dedicated to the analysis of the announcements. Firstly, the fundamental aspects of corporate discourse are presented from a theoretical perspective and further illustrated through examples from the two corpora. The results obtained revealed that the companies’ major purpose was to present themselves as positively as possible, conveying a reliable, dedicated, collective ethos. Nevertheless, the linguistic, argumentative, and pragmatic choices underlying the announcements were quite heterogeneous.
Secondly, crisis communication theory was applied to the analysis of the two corpora, so as to offer a different reading of the strategies used by the companies’ public relations and communication experts. Most importantly, the research aimed at investigating whether the businesses under analysis were successful in crisis management or not. It has been found that, although all announcements contained a rather clear condemnation of the horrors of the war, the measures announced and implemented were rather diverse.
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