Riassunto analitico
Le Neoplasie Mieloproliferative (MPNs) sono un gruppo di disordini clonali che coinvolgono le cellule staminali emopoietiche (HSC) e determinano un’eccessiva produzione di cellule mieloidi terminalmente differenziate. Le tre principali MPN Philadelphia negative sono: Policitemia Vera (PV), Trombocitemia Essenziale (TE) e Mielofibrosi Primaria (PMF). Le mutazioni driver che caratterizzano queste tre patologie sono a carico dei geni JAK2, CALR e MPL; tuttavia, altre varianti vengono acquisite dao geni codificanti rimodellatori epigenetici e contribuiscono ad aggravare la malattia. In particolare, mediante l’analisi genomica a singola cellula, il nostro gruppo di ricerca ha dimostrato che l’evoluzione della MPN a Leucemia mieloide acuta secondaria (sAML) è causata dalla presenza di cloni pre-leucemici identificabili già in fase cronica di malattia. Questo progetto di tesi si propone di identificare le mutazioni a livello di singola cellula e di ricostruire la gerarchia clonale di tre pazienti MPN durante l’evoluzione della malattia, mediante la piattaforma Tapestri di Mission Bio. Dapprima è stato disegnato un pannello di ampliconi volto ad indagare lo stato mutazionale di 29 geni frequentemente mutati nel contesto delle MPNs o della sAML. Attraverso questo pannello sono stati analizzati tre soggetti affetti da TE o PMF; due pazienti presentavano la mutazione driver CALR di tipo 1, mentre un paziente presentava la mutazione JAK2 p.V617F. I risultati ottenuti hanno permesso di dimostrare che in tutti i casi analizzati il primo evento mutazionale colpisce rimodellatori cromatinici (es.: TET2, ASXL1). Successivamente, vengono acquisite le mutazioni driver a carico di JAK2 o CALR, la cui frequenza allelica rimane pressoché costante nel tempo. Inoltre, la tecnica utilizzata ha permesso di dimostrare la presenza di mutazioni mutualmente esclusive a carico di NRAS e KRAS e di osservare un cambiamento di zigosità nella mutazione pro-leucemica a carico del gene TP53 in un paziente. In tutta la coorte, l’analisi genomica a singola cellula ha consentito l’identificazione precoce di piccole frazioni cellulari recanti mutazioni che guidano successivamente la trasformazione leucemica in geni come IDH2, TP53 e KRAS, sebbene queste varianti non fossero state rilevate dalle analisi NGS in bulk. I dati ottenuti ampliano gli studi condotti in precedenza sulla ricostruzione della gerarchia clonale nelle neoplasie ematologiche. Questi studi sono cruciali per migliorare la prognosi della malattia e indirizzare il clinico verso la scelta di strategie terapeutiche personalizzate per ogni singolo paziente.
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