Riassunto analitico
ABSTRACT
Background: Secondo quanto riportato dai “Global Burden of Disease Studies”, la cefalea rappresenta una delle più important cause di “Years Lived with Disability”. Inoltre, tra tutte le cefalee, Medication Overuse Headache costituisce probabilmente la più importante patologia a causa delle sue implicazioni in termini di perdita di giorni di lavoro, spesa della Sanità Pubblica e conseguenze cliniche del consumo smodato di farmaci. A partire dalla prima descrizione di MOH ad opera di Peters e Horton nel 1951, si è assistito ad un esteso dibattito riguardante la sua definizione, gli aspetti clinici, la fisiopatologia e gli aspetti psicologici. In particolare, durante gli ultimi due decenni, molta importanza ha assunto quest’ultimo aspetto della patologia, sulla base del moderno approccio biopsicosociale alla malattia. Perciò, consistenti sforzi si sono focalizzati sul tentativo di identificare possibili strumenti che possano spiegare tali caratteristiche psicologiche e, come fine ultimo, che possano riconoscere possibili predittori di rischio di sviluppo di MOH o di outcome clinico per i vari trattamenti proposti. A questo scopo, sulla base del concetto generalmente accettato che i pazienti affetti da MOH vadano incontro a una sorta di “dipendenza” per il farmaco abusato, sono stati somministrati vari questionari autocompilabili a due gruppi di pazienti: pazienti con diagnosi di Substance Use Disorder (SUD) e pazienti con diagnosi di MOH. In questo modo, si è cercato di evidenziare eventuali differenze o similarità tra i due gruppi.
Methods: Sono stati arruolati 104 pazienti con diagnosi di MOH e 45 pazienti con diagnosi di SUD. Una valutazione delle caratteristiche psicologiche di tali pazienti è tata eseguita tramite la somministrazione di vari questionari, tra cui SF-36, SCL-90, SAS, SDS, LDQ e IPIP.
Results: Differenze statisticamente significative sono state riscontrate negli scores delle seguenti subscales: Emotional Problems, Energy/Fadigue, Social Functioning e Pain, appartenenti a SF-36; Somatisation, Obsession/Compulsion and Phobic Anxiety, appartenenti a SCL-90; Extraversion, Conscientiousness and Openness, appartenenti a IPIP. Per quanto riguarda gli scores delle rimanenti sub scale di ciascun test, nessuna differenza significativa è stata trovata, con l’eccezione di Mental Health, subscale appartenente a SF-36, che ha mostrato un lieve trend verso la significatività (p=0,1000).
Conclusions: I dati raccolti hanno fornito vari spunti di riflessione riguardo le caratteristiche psicologiche di MOH. Infatti, può essere assunto che, nonostante l’eccessivo bisogno di assumere farmaci, i pazienti affetti da MOH sperimentano una sorta di “dipendenza” che è diversa, per certi aspetti, dalla “dipendenza” che sopraffà i pazienti affetti da SUD. Per concludere, ulteriori sforzi sono necessari al fine di investigare la dimensione “interna” di MOH, in modo da permettere ai medici, come fine ultimo, di somministrare un adeguato trattamento farmacologico e psicologico sulla base delle più recenti evidenze presenti in Letteratura, in modo da giungere ad un completo ed efficace approccio biopsicosociale alla malattia.
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Abstract
ABSTRACT
Background: According to Global Burden of Disease Studies, headache represents one of the most important cause of Years Lived with Disability. Nevertheless, among headache disorders, Medication Overuse Headache (MOH) probably constitutes the most important condition for its implications in terms of workday loss, budget of Public Health assistance and clinical consequences of immoderate drug consumption.
Since the original description of MOH by Peters and Horton in 1951, extensive debate arose concerning its definition, clinical aspects, physiopathology and psychological features. In particular, during the last two decades, increasing interest invested the latter question, according to the modern biopsychosocial approach to the disease. Therefore, consistent effort has been focused on the attempt to identify possible instruments which could explain such psychological features and, eventually, which could recognize possible predictors of both risk of developing MOH and clinical outcome of different MOH treatments.
For this purpose, according to the general consensus that MOH patients undergo a sort of “dependence” for the overused drug, patients diagnosed with Substance Use Disorder (SUD) and MOH patients were administered several self-reporting questionnaires in order to highlight possible differences and similarities between the two groups.
Methods: 104 patients diagnosed with MOH and 45 patients diagnosed with SUD were enrolled. Assessment for psychological features of such patients was provided by the administration of several questionnaires including SF-36, SCL-90, SAS, SDS, LDQ and IPIP.
Results: Statistically significant differences were found in scores of: Emotional Problems, Energy/Fadigue, Social Functioning and Pain subscales of SF-36 test; Somatisation, Obsession/Compulsion and Phobic Anxiety subscales of SCL-90 test; Extraversion, Conscientiousness and Openness subscales of IPIP test. For scores of the remaining subscales of each test, no significant difference was found, with the exception of Mental Health subscale of SF-36 test, which showed a certain trend toward significance (p=0,1000).
Conclusions: Data collected provided several cues concerning psychological features of MOH. Indeed, it could be assumed that, despite the excessive need of drug consumption, MOH patients experience a sort of “dependence” which is different, for some aspects, from the “dependence” which overwhelms SUD patients.
Finally, additional effort is needed in order to investigate the “internal” dimension of MOH, eventually allowing physicians to administer adequate pharmacological and psychological treatment on the basis of the latest evidence present in Literature, thus leading to a complete and efficient biopsychosocial approach to the disease.
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