Riassunto analitico
L’impianto di protesi di ginocchio si è rivelato essere un intervento efficace per ridurre il dolore nel paziente artrosico. Nel tempo la tecnica di impianto ha subìto considerevoli variazioni, grazie allo sviluppo di nuovi modelli protesici ma, nonostante le modificazioni in termini di tecnica chirurgica, non è mai stata ridefinita la modalità di posizionamento dell’impianto, ricercando sempre l’allineamento neutro dell’arto inferiore. Il malallineamento post-operatorio, inteso come perdita di collinearità di anca, ginocchio e caviglia sul piano frontale, è riconosciuto come una delle principali cause di fallimento dell’intervento di protesi totale di ginocchio.
Nel presente studio sono stati sfruttati i dati ottenuti dalla navigazione, effettuata in 312 pazienti sottoposti ad impianto di protesi totale di ginocchio, al fine di osservare la modificazione dell’asse meccanico durante il movimento di flesso-estensione. Il primo obiettivo di tale lavoro di tesi è stato dunque l’analisi della variazione di questo dato a vari angoli di flessione rappresentativi. Il secondo obiettivo è stato invece quello di correlare alla clinica del paziente l’allineamento durante la flessione e l’allineamento delle componenti femoro-tibiali. I criteri di inclusione comprendevano tutte le protesi di ginocchio di primo impianto effettuate dal 2011 al 2016 presso il Policlinico di Modena con utilizzo di navigatore, collezionando così i dati di 334 protesi, effettuate su 312 pazienti, che sono poi stati suddivisi in tre sottogruppi sulla base dell’allineamento pre-impianto varo, neutro e valgo dell’arto inferiore in estensione. Sono stati raggiunti telefonicamente 197 pazienti e ad essi sono stati somministrati i questionari KOOS, suddiviso nelle 5 sottoscale di sintomi, dolore, vita quotidiana, sport, qualità della vita e KSS, diviso nelle due sottoscale Knee e Function. Dall’analisi dei dati è emerso che in ciascun gruppo di pazienti oggetto di studio l’asse meccanico dell’arto inferiore si modificava durante la flessione; pur essendo neutrale in estensione infatti, l’asse meccanico, in una buona parte dei casi, non manteneva un allineamento neutro a 20°, 45°, 60°, 90°e 120° di flessione. In aggiunta alle considerazioni sopra-riportate non è stato possibile definire una correlazione statisticamente significativa tra i punteggi clinici e l’asse meccanico e allineamento delle diverse componenti. Si può perciò concludere che l’allineamento dell’arto inferiore neutrale spesso non viene mantenuto ai gradi di flessione intermedia e questo potrebbe dunque giustificare l’instabilità che frequentemente si riscontra, tra i 30° e i 60°, nella cosiddetta midflexion. Si può quindi osservare che, non essendo l’allineamento un fattore incidente sulla clinica del paziente, non è necessario ricercare come unico obiettivo tecnico l’esatto allineamento della protesi, ma bisogna sempre tenere anche in considerazione il bilanciamento dei tessuti molli, il quale può essere invece favorito da un allineamento costituzionale. Si consiglia perciò di evitare l’eccessivo rilascio di tessuti molli in estensione che possano creare un’instabilità imprevedibile durante la flessione e ottenere dei follow-up a lungo termine per poter comprendere l’influenza dell’asse meccanico in flessione sulla sopravvivenza di protesi totale di ginocchio.
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