Riassunto analitico
SCOPO: si tratta di uno studio retrospettivo che ha lo scopo di valutare il miglioramento della funzionalità deglutitoria nei pazienti con sindrome di Forestier sottoposti a trattamento chirurgico presso la U.O.C. di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena da gennaio del 2003 a febbraio del 2017. Lo studio ha inoltre lo scopo di individuare eventuali fattori correlati al paziente o all’intervento in grado di influenzare l’outcome post-operatorio. MATERIALI E METODI: tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione clinica, radiologica, endoscopica che hanno confermato la presenza di osteofiti cervicali. Tutti i pazienti accusavano prima dell’intervento una disfagia di grado variabile e sono stati sottoposti ad intervento di exeresi degli osteofiti sintomatici tramite approccio transcervicale antero-laterale prevascolare. Ai pazienti è stato somministrato un questionario di autovalutazione volto a rilevare l’entità della disfagia sia pre-operatoria che post-operatoria. RISULTATI: l’analisi statistica è stata effettuata su 21 pazienti. In ognuno di essi è stato evidenziato un netto calo della sintomatologia disfagica dopo trattamento chirurgico. In particolare in 16 pazienti è stata ottenuta una totale risoluzione dei sintomi, a prescindere dal grado di disfagia pre-operatoria. In 5 pazienti invece, nonostante il miglioramento, è stata rilevata una sintomatologia residua. Questi ultimi presentavano una disfagia pre-operatoria grave o molto grave, suggerendo un possibile vantaggio nell’intervenire chirurgicamente quando la disfagia è di grado moderato. Tuttavia non è possibile escludere che l’esito non ottimale sia dovuto a disturbi deglutitori concomitanti non correlati alla sindrome di Forestier. Non sono stati invece rilevati fattori correlati al paziente (sesso, età) o all’intervento (tracheotomia, lato di accesso) in grado di influenzare l’outcome post-operatorio in termini di improvement deglutitorio. CONCLUSIONI: l’intervento di exeresi di osteofiti cervicali si conferma essere risolutivo nella maggior parte dei casi, permettendo di ottenere ottimi risultati anche nei pazienti più anziani e in quelli con una disfagia pre-operatoria di grado severo.
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