Riassunto analitico
La presente tesi analizza la rendicontazione di sostenibilità, concentrandosi in particolare sul contesto delle piccole e medie imprese (PMI) in Europa. L'analisi si focalizza sull'adozione della bozza di standard volontario VSME (Voluntary standard for non-listed small- and medium-sized undertakings) sviluppato da EFRAG per le PMI non quotate. La crescente importanza della sostenibilità aziendale, sia per motivi etici che economici, ha spinto le istituzioni europee a regolamentare sempre più la rendicontazione non finanziaria. Sebbene l'obbligo di reporting sia attualmente limitato alle imprese quotate, le PMI non quotate possono trarre vantaggio dall'adozione volontaria di pratiche di reporting sostenibile. La tesi è strutturata in quattro capitoli. Nel primo capitolo viene offerta un'analisi del contesto normativo europeo in tema di rendicontazione di sostenibilità, con particolare attenzione alla più recente Direttiva (UE) 2022/2464 (CSRD). Il secondo capitolo si concentra sulle caratteristiche e sfide specifiche delle PMI nell'adozione del reporting di sostenibilità, esplorando i principali standard internazionali, tra cui GRI, SASB e CSDB. Il terzo capitolo approfondisce l'analisi della bozza di standard VSME, esaminandone i moduli, i principi guida e le semplificazioni che lo rendono particolarmente adatto per le microimprese. Il quarto ed ultimo capitolo presenta il caso studio di La Zoca S.r.l., una microimpresa italiana del settore manifatturiero, valutando la fattibilità e l'efficacia dell'adozione del VSME attraverso un "field test". Questo caso fornisce un esempio concreto delle opportunità e delle sfide incontrate dalle microimprese nell'implementazione di un sistema di rendicontazione volontario. L'obiettivo finale della tesi è verificare la fattibilità dell'adozione del reporting di sostenibilità per tutti i tipi di impresa, in particolare le PMI, offrendo riflessioni su come tali strumenti possano contribuire a una maggiore trasparenza e gestione sostenibile.
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