Riassunto analitico
Il trapianto di rene da donatore vivente rappresenta la migliore terapia per l'insufficienza renale terminale, garantendo risultati eccellenti in termini di sopravvivenza per il ricevente e di sicurezza per il donatore. Il candidato donatore, prima di sottoporsi al prelievo, viene valutato attraverso una serie di indagini cliniche, laboratoristiche e strumentali per confermare la sua idoneità e per garantire la conservazione di uno stato di salute ideale prima o dopo l'intervento per tutta la vita. Lo screening preoperatorio include: un’ accurata raccolta dell’anamnesi, esami clinici e laboratoristici, microbiologia ed infettivologia, fase di studio immunologico, esami strumentali e visite specialistiche e una fase di studio clinico completo. Lo scopo di questo lavoro è la revisione della casistica del centro trapianti dell'AOU di Modena, descrivendo le caratteristiche dei donatori e il loro stato di salute dopo la donazione, dimostrare la sicurezza della procedura e supportare la successiva attività. Il nostro studio è di tipo osservazionale retrospettivo e prevede la revisione della casistica di trapianti da donatore vivente del Centro Trapianti di Modena dal 1/1/2003 al 31/12/2020. Sono stati presi in esame i pazienti sottoposti a studio per eleggibilità a donazione di rene per trapianto presso il Centro Trapianti di Rene di Modena dal 1/1/2003 al 31/12/2020. La raccolta dati è avvenuta tramite cartelle cliniche, archivio informatizzato aziendale e archivio informatico regionale delle donazioni. La statistica descrittiva per le variabili continue è stata descritta in termini di media/mediana e deviazione std; le variabili categoriche come frequenza. Il confronto fra gruppi (sesso, tecnica chirurgica, microematuria) è stato eseguito con test non parametrici per campioni indipendenti e Chi quadro. E’ stata eseguita un’analisi di sopravvivenza con curve di Kaplan Meier per la riduzione del filtrato glomerulare ed è stata calcolata la riduzione del GFR calcolato dal primo mese post-donazione fino a 5 e 10 anni di follow-up. Si è considerato statisticamente significativo un valore di p< 0,05. Il Centro Trapianti di Modena è attivo per trapianto da donatore vivente dal 2003. Sono stati valutati idonei 70 donatori di rene da vivente dal 01/01/2003 al 31/12/2020. Per poter valutare l’andamento della funzionalità renale dei donatori nel tempo, è stato calcolato il GFR utilizzando la formula CKD-EPI. Tramite il valore di GFR medio, nei vari intervalli di follow-up, abbiamo ottenuto una curva che mette in evidenza il suo andamento nel tempo. E' possibile apprezzare un significativo decremento del filtrato nella fase iniziale (dal periodo pre-nefrectomia all’immediato post-operatorio) pari a 15 ml/min/1,73 m2. In seguito a questa riduzione repentina del GFR si assiste ad una sua stabilizzazione fino al decimo anno del follow-up. Il dato più rilevante dell’analisi di sopravvivenza è dato dall’assenza di decessi e pazienti in trattamento dialitico in seguito alla donazione. Il confronto fra gruppi sembrerebbe favorire le donne, senza però raggiungere la significatività statistica e la tecnica robotica mininvasiva (RDN) relativamente al periodo di degenza (in media 4,46 gg VS 12,89 gg e 19 gg rispettivamente per nefrectomia open e tecnica laparoscopica) e complicanze peri operatorie. La differenza di filtrato a 5 e 10 anni rispetto a 1 mese post trapianto e lo slope di riduzione del filtrato è a sfavore dei donatori con microematuria. Prendendo come riferimento il filtrato stabilizzato post donazione quello ad un mese, abbiamo calcolato la velocità di riduzione del filtrato (slope) spalmata su 5, mediana (mediana 0,16 ml/min/anno, IQR -1,3: 1,45 ml/min/anno) e 10 (mediana 0,11 ml/min/anno, IQR -0,7: 1,1 ml/min/anno) anni di follow-up.
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