Riassunto analitico
Il cancro del colon-retto rappresenta la principale causa di morbidità e mortalità a livello mondiale e la sua incidenza globale è circa del 9% di tutti i tumori. OBIETTIVI DELLO STUDIO La finalità dello Studio è quella di confrontare i risultati chirurgici oncologici e funzionali fra DUE CAMPIONI OMOGENEI di Pazienti sottoposti ad intervento resettivo per CCR, ma ognuno con un differente “approccio” di trattamento. Il primo Campione (Gruppo A) ha previsto l’approccio “tradizionale” alla cura, anche detto pre-MDT, ovvero antecedente all’avvento della terapia integrata multidisciplinare del cancro colorettale formalizzata dal Percorso Diagnostico-Terapeutico Assistenziale (PDTA). Il secondo Campione (Gruppo B) ha previsto l’approccio multidisciplinare del trattamento (MDT). MATERIALI E METODI Il nostro Lavoro comparativo nasce dalla sintesi e la comparazione di due Studi, di tipo Osservazionale Prospettico, lo Studio COLORE ® e lo Studio PDTA, i quali rappresentano rispettivamente i due Campioni oggetto della nostra analisi, il Gruppo A (pre-MDT) ed il Gruppo B (MDT). Ciascuno Studio Prospettico, in sede di progettazione, è stato suddiviso in 3 fasi: arruolamento dei Pazienti, Follow-up, analisi dei dati e disseminazione dei risultati. Sono state eseguite analisi descrittive dei risultati raccolti nei due Studi (lo Studio COLORE® e lo Studio PDTA) con confronti semplici fra i valori non dicotomici, mediante l'esecuzione di test statistici di potenza (non parametrici, Test esatto di Fisher, Mann-Whitney U Test, Chi Squared Test). Sono stati considerati valori statisticamente significativi per p < 0,05. RISULTATI Nell’Analisi Statistica dei Risultati sono stati valutati alcuni particolari Outcomes accanto ad alcuni specifici Indicatori di performance e di percorso (PDTA), fra cui i QPI ovvero Quality Performance Indicators of CRC. Circa la distribuzione dello Stadio definitivo di malattia, dal confronto tra i due Gruppi si osserva come accanto ad una netta riduzione dello Stadio IV siano più frequenti nel secondo periodo gli Stadi I e II sottoposti a chirurgia up-front. La significatività statistica nella redistribuzione dello Stadio definitivo di malattia nei due Gruppi trova spiegazione nella sempre maggiore adesione ai programmi di screening del CCR, con il conseguente rilievo di lesioni più precoci, agli Stadi iniziali (I- II), tipiche del Gruppo B (PDTA). Sebbene in entrambi i Gruppi sia stata osservata una netta prevalenza della tecnica laparoscopica,nel Gruppo B post-MDT è stato significativamente perseguito e raggiunto l’obiettivo di aumentare tale performance affrontando sempre e ove possibile l’intervento con tecnica mininvasiva. L’ileostomia laterale di protezione è stata osservata significativamente in aumento nel Gruppo MDT. Questo riscontro risiede nella maggiore condivisione interdisciplinare dei piani terapeutici per i Pazienti del PDTA con cancro del retto. La recidiva di malattia, è stata dimostrata in significativa riduzione nel gruppo MDT, accanto alla completa adesione agli indicatori di qualità quali il numero di linfonodi asportati >12, il rispetto del margine CRM nel retto, il rispetto della resezione R0 sia nel retto come nel colon. Indicatori, questi ultimi, scarsamente monitorati nel primo periodo. In entrambi i periodi dello Studio è stata adottata una chirurgia di risparmio degli sfinteri nel trattamento dei tumori del retto basso, con indicatori ben più positivi rispetto allo standard di riferimento internazionale. Nel Gruppo MDT tale dato è ulteriormente calato, denotando un netto miglioramento tecnico nelle resezioni del retto con anastomosi colo-rettale bassa ed ultrabassa nei Pazienti sottoposti a chemio-radioterapia neoadiuvante. CONCLUSIONI Il nostro Studio ci permette di validare l’approccio MDT quale standard e riferimento nella cura del CCR.
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