Riassunto analitico
BACKGROUND: Lo Stato Epilettico (SE) rappresenta un’emergenza neurologica, gravata da un’importante mortalità e morbidità. Nella piu’ recente definizione ILAE, lo SE viene definito come una condizione risultante sia dal fallimento dei meccanismi preposti alla terminazione degli episodi comiziali, sia dall’attivazione di processi che conducono alla comparsa di crisi epilettiche eccessivamente protratte nel tempo. Sulla base del trattamento, lo SE può essere suddiviso in 4 stadi: SE Iniziale, SE Definito, SE Refrattario (RSE) e SE Super-Refrattario (SRSE). La somministrazione di Benzodiazepine, come trattamento di prima linea, appare delineato e sostenuto dalle principali linee guida nazionali ed internazionali. In caso di fallimento, il protocollo terapeutico prevede la somministrazione di farmaci antiepilettici. Nel caso del RSE e SRSE, non responsivi al trattamento di prima e seconda linea, è previsto l’utilizzo di farmaci anestetici e di ulteriori trattamenti meno frequentemente impiegati, con risultati spesso fallimentari. SCOPO DELLO STUDIO: La studio ha avuto come obiettivo la definizione, in una popolazione non selezionata di pazienti adulti con diagnosi di SE, delle caratteristiche cliniche, terapeutiche e degli outcomes. E’ stata inoltre effettuata una valutazione comparativa, in termini di efficacia e sicurezza, tra i principali farmaci antiepilettici (AEDs) impiegati nel trattamento dello SE Definito. MATERIALI E METODI: E’ stata effettuata una raccolta prospettica dei pazienti in età adulta (≥ 14 anni) ricoverati per un episodio di SE presso il NOCSAE (Settembre 2013-Giugno 2017). Caratteristiche demografiche, eziologia, durata dello SE e trattamento terapeutico sono stati valutati per ogni episodio. Inoltre, per ciascun episodio e’ stato valutato l’outcome in termini di mortalità e di livello di disabilità, (valutato mediante la modified Rankin Scale, mRs), al momento della dimissione e dopo 30 giorni dall’insorgenza dello SE. Per l’analisi comparativa di efficacia e di sicurezza degli AEDs impiegati nella gestione dello SE definito, e’ stato considerato efficace, ovvero risolutivo, l’ultimo farmaco somministrato prima dell’interruzione dello SE, constatata sulla base della valutazione clinica ed EEG. RISULTATI: Sono stati raccolti 334 episodi di SE, dei quali 221 Definiti (66,2%), 19 RSE e 45 SRSE. La maggior parte degli SE e’ stata classificata sintomatica di causa acute (198, 59.3%). Tra le cause rilevate, gli eventi cerebrovascolari (n=72), gli insulti anossici (n=41) e i tumori cerebrali (n=39) sono state quelle piu’ frequenti. Dal punto di vista semeiologico, gli stati epilettici non convulsivi (NCSE) sono stati i piu’ frequenti (231, 69.2%). La mortalità a 30 giorni dall’insorgenza dello SE e’ stata del 27,5% ed in 183 casi (54.8%) si e’ avuto un incremento di disabilita’ rispetto al livello pre-SE. Confrontando l’efficacia dei vari AEDs di vecchia generazione (fenitoina, fenobarbitale e acido valproico) e dei farmaci di nuova generazione (levetiracetam e lacosamide) non si sono osservate differenze statisticamente significative tra le due categorie. Il confronto uno a uno dell’efficacia di ciascun farmaco ha mostrato una superiorita’ del valproato sul levetiracetam (p=0.01) e sulla fenitoina(p=0.03). Nel complesso, l’incidenza di eventi avversi è risultata bassa e non si sono osservati eventi avversi severi. Inoltre, sono stati osservati piu’ eventi avversi tra i farmaci di vecchia generazione rispetto ai farmaci di nuova generazione(p=0.03). CONCLUSIONI: Lo SE, nei pazienti adulti, insorge frequentemente come manifestazione di un’eziologia sintomatica acuta ed e’ caratterizzato da un’elevata mortalita’ e disabilita’ nel breve termine. I dati preliminari dimostrano che l'efficacia dei farmaci "di nuova generazione" appare sovrapponibile a quella dei farmaci di "vecchia generazione" il cui impiego è consolidato.
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