Riassunto analitico
Nel corso degli ultimi anni l’approccio della Citizen Science ha acquisito una rilevanza via via crescente nello svolgimento di indagini sulla biodiversità. In particolare, la frequente carenza di fondi a disposizione per numerosi studi faunistici e la necessità di coinvolgere un gran numero di unità di personale per studiare ampie porzioni di territorio rendono particolarmente vantaggioso il coinvolgimento dei cittadini, normalmente estranei all’ambito della ricerca scientifica. Il presente lavoro, derivante dall’attività di tirocinio svolto presso l’associazione professionale Studio Geco, ha avuto come obiettivo lo studio della distribuzione nel territorio della Regione Emilia-Romagna di due specie di mammiferi: il tasso (Meles meles) e l’istrice (Hystrix cristata). Questi animali, caratterizzati da abitudini semi-fossorie, possono risultare una delle cause che determina i crolli di argini fluviali, con impatti spesso devastanti per la presenza umana, come avvenuto recentemente in alcune aree planiziali regionali. L’ampiezza dell’area da indagare unita alle caratteristiche eco-etologiche di questi animali ha implicato una notevole complessità nello svolgimento di questo tipo di ricerca. Pertanto, oltre al contributo fornito da Enti regionali (es. Consorzi di Bonifica), si è scelto di utilizzare l’approccio della Citizen Science per la raccolta di dati quali-quantitativi, con una successiva analisi dell’efficacia di questa metodica. La prima fase di attività è consistita nella pubblicizzazione e promozione del progetto di studio. I cittadini che, su base volontaria, hanno aderito ad esso sono stati formati riguardo alle specie target e alle modalità operative in cui sarebbero stati coinvolti. È stato quindi effettuato un rilevamento su ampia scala, finalizzato all’individuazione di segni di presenza delle due specie. Per verificare le informazioni così raccolte è stata svolta un’attività di video-trappolaggio focalizzata sui rifugi ipogei rinvenuti. I dati registrati, unitamente a quelli forniti da Enti pubblici regionali, sono stati organizzati in un database utilizzato successivamente per effettuare le analisi geo-spaziali. I risultati ottenuti hanno consentito di ottenere un quadro della distribuzione di tasso e istrice a livello regionale. I due mammiferi risultano ampiamente diffusi e stabilmente insediati in tutto il territorio, non solo, come noto, in varie aree collinari e montane, ma anche in numerosi siti planiziali. Le conoscenze acquisite risulteranno di fondamentale importanza per la gestione di questi mammiferi, riducendo auspicabilmente le gravi problematiche che possono derivare dal loro comportamento. Oltre a questi risultati, il lavoro svolto ha consentito di evidenziare la validità della Citizen Science nelle indagini su ampia scala di animali che presentano complessità di rilevamento legate alla loro eco-etologia, stimolando l’implementazione di questa metodica in futuri studi faunistici.
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