Riassunto analitico
Il presente elaborato si propone di analizzare dal punto vista criminologico, del diritto penale sostanziale e dell’evoluzione storica la fattispecie prevista dall’art 416 ter c.p.: il delitto di scambio elettorale politico-mafioso. Vengono approfonditi i rapporti tra criminalità organizzata e mondo politico-istituzionale,oltre quel vasto cono d’ombra, noto come “zona grigia, espressione di omertà e di connivenza nei confronti di un fenomeno che fonda le sue radici nell’illegalità e nel disconoscimento del ruolo dello Stato. L’indagine è suddivisa in tre capitoli. La prima parte è oggetto di una profonda analisi dell’evoluzione storica dei rapporti tra potere politico e mafioso, culminata con le tragiche stragi di Capaci e di Via D’Amelio che indussero il legislatore a non differire ulteriormente la questione dei rapporti tra mafiosi e politica mediante l’elaborazione di una legislazione d’emergenza nella quale si colloca anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso, previsto all’art. 416 ter c.p. Ci si concentra poi sul travagliato iter legislativo che ha portato alla formulazione attuale di tale fattispecie delittuosa, che ha visto in meno di 30 anni sostanziali modifiche, diverse pronunce degli organi giudiziari e molti dibattiti tra i giuristi. Si parte dalla prima formulazione dell’art 416 ter, ossia quella introdotta nel 1992, analizzando le ragioni che hanno portato il legislatore ad introdurre una nuova fattispecie delittuosa, per poi soffermarci sulle recenti modifiche legislative, la prima nel 2014,poi nel 2017 ed arrivare infine alla formulazione attuale per effetto della riforma del 2019. L'ultimo capitolo è infine incentrato sul determinante ruolo svolto dalla giurisprudenza nella qualificazione del c.d. "metodo mafioso" e del concorso esterno nei patti elettorali. Sono state approfondite sentenze storiche della Corte di Cassazione: dalla scontro tra la tesi restrittiva della sentenza Antinoro e quella estensiva della sentenza Polizzi fino alla tesi sincretista sul metodo mafioso delle sentenze Albero e Annunziata, mentre con riguardo al concorso esterno è stata analizzata la sua evoluzione partendo dalla sentenza Demitry del 1994 fino alla recente pronuncia della CEDU sul caso Contrada. L'argomento scelto è frutto di un mio personale interesse nell'approfondire le tematiche dei rapporti tra criminalità organizzata e politica con l'obiettivo di svolgere una profonda analisi su una delle fattispecie di reato più discusse dall'opinione pubblica e nelle aule parlamentari negli ultimi trent'anni. Mi sono avvalso per la stesura di questo elaborato dello studio dei più importanti testi giuridici sulla contiguità politico-mafiosa, oltre che dell'analisi della giurisprudenza e delle relazion delle commissione parlamentare antimafia.
|