Riassunto analitico
Il presente elaborato mira ad analizzare inizialmente l'introduzione, all'interno del sistema penale, di una delle norme più importanti e, al tempo stesso, problematiche all'interno della normativa sulla sicurezza sul lavoro. La presente fattispecie, dopo un lungo periodo d'ombra, ricompare sulla scena del diritto e sarà per molto tempo, e tutt'oggi, protagonista di numerose interpretazioni da parte della dottrina e della giurisprudenza. Molto importante è stato rilevare l'assenza dell'art. 437 c.p., unico reato doloso nella normativa della sicurezza sul lavoro, tra i reati presupposto per cui si innesta la responsabilità penale dell'ente ex D. Lgs. 231/2001, situazione differente rispetto ai reati colposi ex art. 589 e 590 c.p., i quali invece sono stati inseriti nel 2007. L'obiettivo del presente elaborato è scavare a fondo sulla ratio e sugli elementi costitutivi della fattispecie, al fine di comprendere qual è il raggio di azione del reato. Di pari passo ci si vuole soffermare sulla concretezza e frequenza di casi concreti che si possono sussumere in condotte come quelle previste dall'art. 437, indi per cui è stato analizzato il recente caso di Luana D'Orazio, operaia in azienda, vittima di un tragico incidente causato dall'assenza delle cautele antinfortunistiche.
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