Riassunto analitico
I trasporti sono responsabili della produzione di inquinanti e della maggior parte dei gas a effetto serra. Negli anni sono state introdotte politiche nazionali e internazionali volte a ridurre l’impatto inquinante dei veicoli dotati di motore a combustione interna, introducendo dei limiti che nel tempo sono stati aggiornati diventando sempre più stringenti. Ciò ha comportato una reazione da parte dell’industria automobilistica volta a ridurre il più possibile le emissioni con investimenti e ricerca di dispositivi sempre più moderni per la riduzione delle suddette emissioni. Come tutti i componenti i dispositivi per il controllo e la riduzione degli inquinanti sono soggetti ad usura e deperimento nel tempo, dunque bisogna garantire che questi abbiano una vita utile sufficientemente lunga da poter garantire una buona efficienza di riduzione delle emissioni anche dopo centinaia di migliaia di chilometri. A questo proposito, durante le prove in fase di omologazione, si utilizzano dispositivi invecchiati e si verifica il corretto funzionamento e il rispetto dei limiti imposti dalle normative. L'invecchiamento di questi dispositivi, catalizzatori e filtri antiparticolato, può essere fatto al banco prova invece che su strada, con una procedura definita dalle normative internazionali. Lo scopo di questo elaborato è l'analisi di soluzioni, in termini di calibrazione motore, per ridurre il più possibile il tempo necessario all'invecchiamento equivalente al banco, detto anche BAT (dall'inglese Bench Ageing Time), per garantire un risparmio sia a livello di denaro che di tempo. Le modifiche di calibrazione sono prima state provate al banco prova motore e in seguito direttamente in vettura su banco a rulli
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