Riassunto analitico
Scopo del lavoro La sclerosi sistemica (SSc) è una malattia sistemica cronica del tessuto connettivo a patogenesi autoimmune, caratterizzata da fibrosi a carico della cute e degli organi interni, da alterazioni del microcircolo e da una complessa attivazione del sistema immunitario. L'eziopatogenesi della SSc non è ancora chiara ma si ritiene che trigger esogeni possano innescare il processo autoimmune, alla base della malattia, in soggetti geneticamente predisposti. Tra le cellule del sistema immunitario coinvolte nella patogenesi della SSc sempre più studi mostrano come l'alterazione dell'omeostasi del sistema dei linfociti B sia strettamente correlata con i processi flogistici e fibrotici tipici della malattia. Tali recenti riscontri hanno portato alla sperimentazione di farmaci biotecnologici anti-linfociti B nei pazienti sclerodermici con lo scopo di eliminare le cellule B e arrestare la progressione della malattia. Tra i farmaci testati si annovera il Rituximab, un anticorpo monoclonale chimerico murino/umano anti CD-20 oggi utilizzato in molte patologie reumatologiche. Materiali e metodi Questo studio osservazionale retrospettivo si propone di valutare l'efficacia e la sicurezza del Rituximab nei pazienti affetti da SSc con particolare attenzione all'azione svolta sul coinvolgimento cutaneo e polmonare. Sono stati arruolati 43 pazienti (10 maschi e 33 femmine) sclerodermici afferenti alla SSc UNIT dell’UO di Reumatologia dell’AOU di Modena e soddisfacenti i criteri classificativi ACR/EULAR del 2013. Tutti i pazienti sono stati trattati con uno o più cicli di Rituximab (4 infusioni settimanali di 375mg/m2). Nel corso del trattamento 7 pazienti hanno presentato una reazione avversa al farmaco che ha portato alla sospensione dello stesso. Le caratteristiche cliniche dei 36 pazienti che hanno completato il ciclo terapeutico sono state valutate all’inizio del trattamento (T0), dopo sei mesi (T1) e dopo 12 mesi (T2) dal primo ciclo. Gli esami strumentali per lo studio di impegno cardio-polmonare di malattia (PFR, HRCT ed ecocardiogramma) sono stati effettuati al basale (T0) e dopo 12 mesi dal primo ciclo (T2). Risultati Nei pazienti trattati abbiamo osservato una significativa riduzione dell’estensione della sclerosi cutanea valutata mediante il modified Rodnan Skin Score (mRSS, p value 0,004), come anche un miglioramento della melanodermia e della tensione cutanea (p value 0,00). Abbiamo inoltre riportato una significativa riduzione dell’l’Health Assesment Questionnaire (HAQ, p value 0,00), del dolore valutata mediante la Scala analogica visiva (VAS, p value 0,00), degli indici di infiammazione (Ves 0,00) ed un miglioramento della sintomatologia articolare (TJ, SJ p value 0,00). Non è stata osservata invece una variazione significativa nel grado di interstiziopatia polmonare valutata mediante HRCT, nella sintomatologia dispnoica valutata mediante la scala di Borg e nella capacità funzionale polmonare valutata mediante spirometria, mentre abbiamo osservato un incremento significativo della diffusione della CO. Conclusioni Il Rituximab si è dimostrato efficace e sicuro nel trattamento del coinvolgimento cutaneo e articolare in pazienti con Sclerosi Sistemica. Dall’analisi dei risultati il Rituximab sembrerebbe in grado di portare a una sostanziale stabilizzazione dell’interstiziopatia polmonare. Ulteriori analisi su un campione più ampio di pazienti e con braccio di controllo saranno necessarie per confermare tali dati preliminari.
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