Riassunto analitico
Negli ultimi anni è stato attivato un numero crescente di progetti di Marine Citizen Science (MCS) in cui i cittadini supportano programmi di ricerca e di monitoraggio e acquisiscono nuove conoscenze. Il successo di queste attività dipende da numerosi fattori, tra cui l’efficacia nel coinvolgimento del pubblico e la qualità delle informazioni raccolte. Il progetto di MCS di questo studio è “Monitoraggio vermocane” (MV): esso ha come oggetto di studio il vermocane Hermodice carunculata, una specie carismatica e urticante che si sta espandendo nei bacini centro-occidentali del Mediterraneo, probabilmente in relazione al riscaldamento globale. Recenti studi hanno ricostruito, con approcci diversi, la distribuzione e raccolto informazioni sull’ecologia di H. carunculata, ma restano ancora numerose lacune specie nelle zone di più recente colonizzazione. MV mirava a coinvolgere attivamente i Dive centers, favorendo la partecipazione dei subacquei ricreativi, e a sfruttare i Social Media come mezzi per il reclutamento e comunicazione con i citizen scientists: essi dovevano raccogliere dati sulla distribuzione e l’ecologia del vermocane e la sua interazione con i bagnati. L’area di interesse includeva le coste dell’Italia centro-meridionale e in particolare l’area tirrenica in cui gli avvistamenti del vermocane sono sempre più frequenti. Sono stati contattati e coinvolti Dive centers ed è stata attivata una pagina Facebook ed Instagram, corredata di email. Sono state fornite istruzioni molto dettagliate su come partecipare al progetto e sono state raccolte e analizzate tutte le segnalazioni di avvistamenti della specie che risultavano idonee. Sono state inoltre valutate la tipologia di partecipanti al progetto e quali contenuti creati e pubblicati nella pagina destassero maggiore interesse. In una missione sul campo a San Vito lo Capo (Sicilia) è stato inoltre testato e perfezionato, grazie all’aiuto di gestori dei centri di immersione, un metodo di monitoraggio e cattura dei vermocani basato su trappole utilizzabili da subacquei. Le pagine Social sono state pienamente attive 188 giorni, raggiungendo soprattutto uomini d’età tra 45-54 anni. I post pubblicati erano di diversa tipologia in modo da garantire varietà di contenuto e utilità nelle informazioni fornite. Le istruzioni, su come fornire segnalazioni idonee e indicanti gli eventi prioritari da segnalare, sono tra i post che hanno attirato maggior attenzione, insieme a quelli di warning in cui si avvisava della pericolosità del contatto con il vermocane e ai vari report del progetto. Grazie alla disponibilità di 35 Dive centers e l’utilizzo delle pagine Social, il progetto MV ha raccolto 249 segnalazioni. I dati raccolti hanno permesso di confermare l’espansione del vermocane soprattutto nell’area tirrenica identificando nuove località e di raccogliere nuove informazioni sulla ecologia e il ciclo biologico del vermocane: in particolare sono state individuati i momenti della riproduzione che si concentrano pochi giorni dopo i pleniluni di luglio e agosto. Lo sfruttamento dei Social Media e il coinvolgimento dei Dive Centers si è quindi rivelato un buon metodo per ottenere informazioni quantitativamente e qualitativamente molto valide e potenzialmente utilizzabili per valutare il potenziale invasivo di H. carunculata, definendone gli habitat più idonei e i comportamenti trofici specifici. I dati raccolti sono risultati paragonabili, o anche di qualità superiore, a quelli raccolti dagli studi pregressi, soprattutto grazie alla quantità di lavoro e tempo sfruttati nel istruire i partecipanti. Il progetto MV ha quindi definito suggerimenti e punti di forza che potranno essere utilizzati per strutturare simili progetti di Marine Citizen science.
|