Riassunto analitico
L'ipotensione ortostatica è una condizione medica potenzialmente debilitante e si associa ad una prognosi negativa. È fondamentale che Cardiologi e Geriatri siano in grado di riconoscerla poiché essa è un fattore predittivo di eventi cardiovascolari, può causare sincope ed è spesso associata all'ipertensione supina. L'ipotensione ortostatica può essere secondaria a un'eziologia neurogena (disfunzione baroriflessa) o non neurogena (disidratazione o farmaco relata). Un'anamnesi approfondita ed uno sfigmomanometro possono essere sufficienti per la diagnosi, senza però dimenticare che una diagnosi eziologica dettagliata ha bisogno di test di laboratorio che esplorino il SNA. La gestione terapeutica è complessa poiché nella metà dei casi l'ipotensione ortostatica è associata all'ipertensione supina. Le terapie non farmacologiche (prevenzione dei fattori precipitanti e degli interventi fisici e dietetici; revisione cronica del trattamento) unite a quelle farmacologiche hanno un ruolo fondamentale in una gestione ottimale dei pazienti.
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