Riassunto analitico
Il presente lavoro nasce con lo scopo di analizzare le peculiarità dello smart working e le sue implicazioni sul modo di intendere, organizzare ed eseguire il lavoro. La prima parte dell'elaborato permette di inquadrare il fenomeno da un punto di vista teorico. Dunque, viene tracciato un quadro sulla diffusione del lavoro agile nel nostro Paese e sul framework che ne definisce il perimetro normativo, illustrando: la legge n. 81/2017, la circolare INAIL n° 48/2017, la disciplina del lavoro agile emergenziale e le differenze tra smart working e telelavoro. Inoltre, viene riportato il modo in cui il lavoro agile è disciplinato con riferimento ad alcune prassi aziendali ed ai recenti rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. In seguito, il focus delle riflessioni teoriche è spostato su quelli che, secondo la letteratura, sono i tratti caratterizzanti lo smart working come modo più intelligente di impostare il lavoro. Quindi, viene considerato l'impatto dello strumento su tempi, luoghi e modi "tradizionali" di lavorare, approfondendo in cosa può consistere potenzialmente il cambiamento (culturale e professionale) richiesto a smart leader e smart worker. L'analisi viene completata descrivendo il rapporto tra nuove tecnologie ed attività lavorativa smart ed infine riportando alcuni possibili step per l'adozione del lavoro agile in azienda. Tale disamina è una cornice di riferimento necessaria per giungere alla seconda parte dell'elaborato, in cui si descrive la realizzazione di uno studio empirico avente ad oggetto la concreta implementazione e regolazione del lavoro agile. Lo studio in questione è stato strutturato partendo dalla seguente domanda di ricerca: come può essere implementato e gestito il lavoro agile all’interno di uno specifico contesto organizzativo? L’indagine non ha però potuto evitare di prendere in considerazione i più recenti sviluppi del fenomeno, ovvero la sua versione emergenziale dovuta alla pandemia da Covid-19. Alla luce di questa contingenza storica, è emerso un ulteriore quesito di ricerca, volto ad indagare la dinamica che ha coinvolto le aziende aventi iniziative pregresse di smart working: in che modo può essere governato il processo di cambiamento da un progetto di smart working ordinario ad uno emergenziale? Per rispondere ad entrambi gli interrogativi, è stata realizzata una ricerca qualitativa, prediligendo, all'interno di questa, la realizzazione di uno studio di caso multiplo su tre imprese del settore chimico-farmaceutico. Descritta in dettaglio la metodologia seguita, si procede all'esposizione dei risultati, riportando, per ogni realtà, una descrizione delle dimensioni di smart working esplorate e della loro eventuale evoluzione impressa dalla crisi sanitaria. Tale confronto si sviluppa poi a livello inter-organizzativo, sottolineando similitudini e differenze delle tre aziende considerate. Infine, si evidenzia come lo studio abbia permesso di comprendere tre recenti declinazioni fenomenologiche dello smart working, proponendo un'interpretazione delle stesse e, a partire da questa, alcuni spunti di riflessione più generali sul tema.
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