Riassunto analitico
Le moderne attrezzature per le grandi demolizioni appaiono innegabilmente imponenti e risultano di grande fascino e forza se osservate durante la lavorazione in cantiere. Tale forza è celata nella parte mobile del sistema o, più precisamente, all’interno del fluido che movimenta il cilindro. I sistemi oleodinamici ad oggi presenti sulle attrezzature da demolizione raramente vengono studiati a fondo, al fine di incrementarne l’efficienza, ma offrono la possibilità di ampi miglioramenti in termini di velocità, forza e compattezza. L’obiettivo principale della presente tesi è quello di ottimizzare il circuito oleodinamico dei prodotti in questione riducendone i tempi di ciclo e rendendo più rapido e produttivo il sistema, per poi incrementarne, possibilmente, anche la forza. Le finalità e i vincoli di spazio dettati dai limiti imposti da un’attrezzatura mobile hanno condotto a due soluzioni: la principale prevede l’annessione di un intensificatore di pressione e, in aggiunta, l’introduzione di un cilindro in doppia camicia che permetta la riduzione dei diametri dell’attuatore lineare a parità di forza in output. Il focus del presente lavoro è stata la progettazione dell’intensificatore per cui sono state necessarie diverse metodologie: in primis, l’analisi sperimentale di un prototipo malfunzionante che ha permesso la comprensione delle dinamiche del sistema e la formulazione delle ipotesi. Successivamente, la simulazione tramite un software a parametri concentrati (AMESim) ha permesso l’individuazione delle problematiche della valvola pilotante il sistema. Infine, dopo aver effettuato le lavorazioni di rettifica sono state ripetute le analisi sperimentali di partenza. I dati ottenuti a lavoro concluso hanno dimostrato una diretta correlazione tra il funzionamento del sistema e il ricoprimento della valvola a monte dello stesso.
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