Riassunto analitico
Questa tesi si propone di sviluppare un modello empirico in grado di prevedere la cristallizzazione in vetri, con particolare attenzione alla formazione di fasi specifiche come la nefelina. Il modello si basa sull'ipotesi che la cristallizzazione sia favorita in regioni del vetro dove la composizione chimica locale risulta simile a quella del cristallo di riferimento. Attraverso la misurazione della somiglianza strutturale tra vetro e cristallo, è possibile identificare le aree predisposte alla formazione di embrioni cristallini, fornendo così uno strumento utile per prevedere quali vetri siano più suscettibili alla cristallizzazione. Questo approccio si dimostra particolarmente promettente per la progettazione e ottimizzazione di nuovi materiali vetrosi con proprietà specifiche. La ricerca utilizza tecniche avanzate di dinamica molecolare per simulare il comportamento atomico nel tempo e analizza queste simulazioni con due software sviluppati internamente, TDF e CLUSTER. Questi strumenti permettono rispettivamente di esaminare la struttura del vetro e di quantificare le differenze composizionali tra vetro e cristallo attraverso il parametro "mean cumulative displacement" (MCD), il quale segnala le regioni potenzialmente cristallizzabili. Contribuendo alla comprensione della relazione tra composizione, struttura e cristallizzazione nei vetri, questo lavoro offre una base teorica solida per ulteriori studi e potenziali applicazioni industriali, come la creazione di vetri con elevata resistenza o proprietà ottiche avanzate.
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