Riassunto analitico
La seguente attività di tesi, che ha avuto luogo presso l’area Engineering di ArgoTractors S.p.A. si pone l’obiettivo di analizzare lo smaltimento energetico durante la frenata da parte del circuito di lubrificazione di una trattrice agricola ponendo particolare attenzione ai fenomeni termici in modo tale da verificare l’efficacia del sistema di lubrificazione. Tale obiettivo nasce dall'esigenza di garantire un elevato standard qualitativo in termini di capacità frenante della trattrice e di lubrificazione del sistema frenate, soprattutto sul lungo termine di utilizzo da parte dell’operatore evitando una precoce usura dei dischi freno, o nel peggiore dei casi, evitando una loro bruciatura causata da una scarsa capacità lubrificante e quindi una scarsa capacità da parte dell’olio di smaltire il calore sprigionato durante l’azione di frenata. Per il suo raggiungimento, che completa la caratterizzazione del sistema frenante (costituita da prove definite da normativa per fini omologativi e da prove definite internamente all'azienda con lo scopo di verificare l’affidabilità del sistema), è stata strutturata una prova sperimentale studiata appositamente. Tale prova sottopone il sistema frenante ad un ciclo di fatica dallo zero (costituito da 500 frenate) dove l’energia dissipata durante le singole frenate, trasformandosi in calore, causa l’aumento della temperatura del gruppo freni che è costituito dall'attuatore dei freni, i dischi freno e i contro-dischi, in seguito per convezione si scalda anche l’olio adiacente il cui scopo primario è quello di sottrarre calore ai dischi e di conseguenza si occupa di preservare lo stato dei dischi freno evitando la loro bruciatura. Dal monitoraggio delle temperature dell’olio in diversi punti strategici (in modo tale da poter realizzare a posteriore una mappa termica su come si diffonde il calore tra le varie camere presenti nel carter della macchina) è possibile valutare l’efficacia o meno del sistema di lubrificazione che è a sbattimento e il getto di portata lubrificante non entra a contatto con i dischi. In parallelo a tale attività è stato realizzato un modello dinamico in grado di poter prevedere con una simulazione i risultati della prova sperimentale e individuarne le possibili criticità. Per realizzare il modello è stato fondamentale capire: •Quanto olio è presente nelle diverse zone del carter globale. Poiché non viene misurata la quantità di olio introdotta all'interno della macchia ma viene misurato solo il livello a cui arriva, si è reso necessario studiare e analizzare tramite software CAD il volume di olio presente; •Come si distribuiscono le portate di lubrificazione e in quali zone agiscono, Questo punto è stato semplificato dalla disponibilità di dati acquisiti durante una prova per la misurazione delle diverse portate di lubrificazione (erano note quantità di olio lubrificante e le zone su cui agivano); •Quali sono le caratteristiche dei componenti che partecipano allo smaltimento energetico. Tali parametri sono stati ricavati dalla lettura dei documenti tecnici disponibili sul server aziendale.
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