Riassunto analitico
In questo elaborato di tesi vengono presentate tre diverse esperienze: la prima condotta nell'ambito della scuola primaria, la seconda di carattere letterario, l'ultima consistente in un progetto di didattica letteraria all'interno di un carcere. Le tre esperienze obbediscono alla logica specifica dei loro diversi percorsi, ma sono accomunate dalle tematiche che trattano e nell'insieme vogliono configurare un progetto unitario al cui centro vi è l'idea che la letteratura rivesta un ruolo fondamentale per la costruzione dell'identità. Nel primo capitolo, attraverso un’attività didattica, sotto forma di gioco con intervista, condotta con bambini di una quarta primaria, si vuole investigare il complesso concetto di identità, l’approccio alla diversità, la possibilità e l’abilità di adottare diversi punti di vista e l’alienazione dovuta alla solitudine e all’isolamento. Nel secondo capitolo, ponendo a confronto un saggio e tre noti romanzi, si cerca invece di definire il concetto di identità attraverso la tematica del viaggio, quello reale e quello metaforico, percorrendone poi le tappe significative e cogliendone gli elementi essenziali, quelli che definiscono il proprio io e quelli che obbligano al confronto con realtà sconosciute. Il viaggio consente di apprendere, di ripensare la propria vita, di imparare a vedere con occhi diversi tutto quello che ci circonda. E in tutto ciò, la solitudine può rivelarsi l’occasione o la modalità di viaggio più significativa. Nel terzo capitolo viene illustrata ed approfondita un'esperienza didattica condotta presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia, con detenuti-studenti, di origine straniera, dal titolo Letteratura nel carcere: viaggio interiore verso la ricostruzione dell’identità. La scuola in carcere può rappresentare per i detenuti una sorta di seconda possibilità, la capacità di riscattarsi e di ricostruire passo dopo passo il proprio destino. La letteratura può essere una modalità per indurli a riflettere sul proprio Io interiore, sulla propria personalità, sui propri interessi o passioni, e sulla possibilità di stabilire o cercare di stabilire un nuovo equilibrio. La proposta di un classico della letteratura italiana come I promessi sposi di Alessandro Manzoni, che ha tutte le caratteristiche del romanzo di formazione, può rappresentare un punto di partenza per un incontro, un dialogo tra culture, e può contribuire a dare un senso di appartenenza, oltre ad offrire molto materiale su cui riflettere. Il progetto contempla inoltre la lettura del racconto "Salsicce", della scrittrice italiana di origine somala Igiaba Scego, tratto dall'antologia di racconti Pecore nere, edita nel 2005, in cui il tema dell'identità e del confronto è raccontato in prima persona da una ragazza italiana di genitori somali.
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