Riassunto analitico
L’obiettivo della tesi è stato quello di trovare soluzioni innovative che possano sostituire i sanitizzanti di sintesi con un sanificante progettato con molecole organiche da applicare in un sistema innovativo di depurazione dell’aria (Depur-Air). Questo macchinario di sanitizzazione presenta un sistema filtrante in grado di trattenere polveri (pm 2.5), microrganismi, spore, acari, polline e pelo animale. Il primo step è stato quello di creare in laboratorio un antimicrobico composto da molecole organiche formate da una miscela di acidi grassi a media/corta catena (C4-C8-C10-C12) e loro esteri. Per testare l’efficacia dell’antimicrobico sono stati eseguiti test in vitro con alcuni microrganismi patogeni (Salmonella typhimurium, Listeria monocytogenes, Campylobacter jejuni, Escherichia coli, Legionella pneumophila) con lo scopo di calcolare la zona di inibizione. Successivamente, sono state eseguite cinque prove per testare il corretto funzionamento del prototipo Depur-Air associato con l’antimicrobico e con un sanitizzante industriale chiamato Aroquat. Per ogni test sono stati effettuati prelievi e analisi microbiologiche sia sull’aria presente nel laboratorio, sull’acqua e sull’aria fuoriuscita dal macchinario a intervalli regolari di tempo fino ad un massimo di 24 ore (per campionare l’aria è stato utilizzato un dispositivo portatile chiamato SAS (Surface Air System)). I test in vitro hanno dimostrato una discreta attività antimicrobica contro i batteri di interesse alimentare, utilizzati in questo studio. I risultati dei test con il macchinario Depur-Air hanno evidenziato che l’apparecchio sanitizzante ha un ottimo potere filtrante che però tende a diminuire in rapporto col passare del tempo. L’antimicrobico testato ha la funzione di mantenere sotto controllo la carica microbica durante il processo di sanitizzazione dell’aria. In futuro, questo macchinario con il sanitizzante da noi messo a punto potrà essere utilizzato nell’industria agro-alimentare e del food packaging con lo scopo di ridurre i rischi di contaminazione durante le fasi di lavorazione. In questo modo, sarà possibile ottenere alimenti più sicuri dal punto di vista microbiologico.
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