Riassunto analitico
Questo lavoro si basa sulla produzione di film Bio-edibili ottenuti da scarti industriali di pectine, con aggiunta di sostanze ed enzimi antimicrobici per il packaging degli alimenti. È stata seguita sia la parte biochimica dei film dove sono stati ricercati plastificanti in grado di aumentare le proprietà meccaniche del film, e la parte microbiologica in vitro dove è testata la funzionalità di questi film ad attività antimicrobica sui principali agenti patogeni trasmessi per via alimentari, tra cui batteri, lieviti muffe. Le pectine che si utilizzerebbero derivano dagli scarti industriali di aziende che utilizzano solo la polpa della frutta per i loro prodotti scartando le bucce che appunto contengono elevati quantità di pectina, i film fino ad ora ottenuti mostrano una compatibilità completa con l’ambiente in quanto biodegradabili al 100%, inoltre questi film potrebbero essere addirittura ingeriti con l’alimento stesso senza alcun danno per l’organismo, che tutt’altro ne trarrebbe dei benefici in quanto, le pectine possono essere incluse nella grande categorie delle fibre alimentari che come ben noto da anni sono un fattore protettivo per molte patologie tumorali del tratto gastro-enterico. Il primo obiettivo per avvicinarsi a questo futuro è l’implementazione delle proprietà meccaniche dei nostri film, in quanto devono risultare abbastanza resistenti ed elastici per poterli impiegare senza che si rompano durante l’imballaggio e il trasporto dell’alimento. Parte del lavoro si è occupato di trovare plastificanti e metodi di sintesi in grado di incrementare queste proprietà, si sono sperimentati nuovi plastificanti, estrapolato funzioni in grado di suggerire l’andamento dell’elasticità in base alle concentrazioni di quest’ultimi, testato la trasmittanza dei film,la loro permeabilità all’acqua e all’ossigeno per ottenere un prodotto che esaudisse le prerogative sopra citate. L’altra parte del lavoro è stata la sperimentazione di agenti antimicrobici che non dovevano alterare la qualità dell’alimento, e quindi di trovare agenti come enzimi e altre molecole e miscele di esse in grado di effettuare questa azione alle minor concentrazioni possibili, sempre per motivi economici e di sicurezza,anche se tutte le sostanze sono approvate dall’EFSA nella lista di additivi alimentari e quindi sicuri dal punto dal punto di vista della saluta umana.
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