Riassunto analitico
Secondo l’OMS, la psoriasi è considerata una “malattia cronica, non trasmissibile, dolorosa, deturpante e invalidante per la quale non esiste una cura”. Si tratta di una patologia autoimmune causata da un’alterazione di cellule del sistema immunitario e altri elementi cellulari associati. Essa colpisce la pelle di adulti e bambini, di sesso maschile e femminile e può insorgere tra i 15-20 anni nel 75% dei casi oppure tra i 55-60 anni. Si manifesta maggiormente nelle popolazioni caucasiche e nelle regioni settentrionali con clima freddo. L’incidenza della patologia a livello mondiale è pari al 2%, mentre in Europa riguarda lo 0,6-6.5% della popolazione. Esistono diversi criteri diagnostici, anche se il più importante e maggiormente utilizzato è l’indice PASI (Psoriasis Area Severity Index). È una malattia che può interessare tutti i distretti corporei, per cui ne esistono diverse tipologie. Si presenta come una patologia multifattoriale, alla cui base vi è la suscettibilità genetica individuale, che è accompagnata da fattori di rischio predisponenti, sia intrinseci che estrinseci, anche se le reali cause sono ancora in gran parte sconosciute. Attualmente, i trattamenti farmacologici approvati comprendono la terapia topica, la fototerapia, la terapia sistemica e biologica, che sono prescritte a seconda della severità della malattia e dell’area colpita. Tuttavia, una terapia farmacologica risolutiva non è ancora stata trovata, in quanto i farmaci di sintesi fanno insorgere effetti collaterali nel lungo termine, portando ad una bassa compliance da parte del paziente. Sulla base di quanto detto, per ridurre gli effetti negativi della terapia classica, la dose di farmaco somministrata e attutire i costi, i pazienti tendono a ricercare delle alternative naturali coadiuvanti: infatti, esistono diversi composti naturali il cui utilizzo è ancora poco conosciuto in Occidente, ma che è già in uso da secoli nella medicina tradizionale cinese e indiana. Pertanto, nella mia ricerca, mi sono soffermata sugli aspetti chiave della malattia che sono la suscettibilità genetica, il coinvolgimento dello stress ossidativo, l’alterazione della permeabilità cutanea, l’iperproliferazione dei cheratinociti, che nel complesso, portano ad uno stato di infiammazione cronica. Tali aspetti, li ho correlati all’analisi di studi scientifici in vivo, in vitro e trials clinici di piante e fitocomposti. I risultati della ricerca sui composti naturali sono incoraggianti ed in continua evoluzione, anche se dovrebbe essere implementata e maggiormente studiata in tutto il mondo, in quanto la psoriasi colpisce tutte le etnie. Inoltre, tali composti dovrebbero essere standardizzati e accompagnati da linee guida per il controllo della qualità e della sicurezza da parte delle autorità regolatorie.
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