Riassunto analitico
Il conflitto è, in psicologia, uno scontro risultante da bisogni, pulsioni, desideri o richieste esterne o interne incompatibili o opposte. Esso risulta essere, seppur con espressioni e risultati diversi, il filo conduttore di tre grandi opere della letteratura tedesca: “Fräulein Else” di Arthur Schnitzler, “Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge” di Rainer Maria Rilke, “Irrungen, Wirrungen” di Theodor Fontane. A questo proposito, le domande alle quali il presente lavoro vuole dare risposta sono: che relazione hanno i protagonisti di queste opere con il conflitto? A cosa li conduce questo tipo di rapporto? Per rispondere a questi quesiti, a seguito di introduzioni generiche sugli autori e le opere che possano permettere di comprendere il contesto storico e personale da cui esse sono nate, sarà individuata in questo studio la tipologia di conflitto identificabile nel tessuto narrativo di ogni testo: in “Fräulein Else” il conflitto assume spiccatamente i tratti del complesso edipico; in “Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge” esso è in parte riconducibile al freudiano complesso, ma al contempo lo supera, per divenire manifestazione collaterale nel concetto di individuazione della psicologia analitica, che può essere sanata allo scopo della realizzazione del sé; in “Irrungen, Wirrungen” si assiste, infine, al superamento del conflitto nella dimensione della Gelassenheit heideggeriana. Questa ultima risulterà essere l’unica relazione con il conflitto che consente di giungere ad una liberazione da costrizioni e restrizioni tradizionali, una emancipazione spirituale che permette di vivere in pace con sé e con ciò che la vita riserva.
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Abstract
Conflict is, in psychology, a struggle resulting from incompatible or opposing needs, drives, wishes, or external or internal demands. It turns out to be, albeit with different expressions and results, the leitmotif of three great works of German literature: Arthur Schnitzler’s “Fräulein Else”, Rainer Maria Rilke’s “Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge”, and Theodor Fontane’s “Irrungen, Wirrungen”. In this regard, the questions the present work seeks to answer are: what relationship do the protagonists of these works have with conflict? To what does this relationship lead them?
In order to answer these questions, after some general introductions to the authors and works that may enable an understanding of the historical and personal context from which they arose, the type of conflict identifiable in the narrative fabric of each text will be identified in this study: in “Fräulein Else” the conflict distinctly takes on the traits of the Oedipal complex; in “Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge” it is partly traceable to the Freudian complex, but at the same time overcomes it, to become a collateral manifestation in the concept of individuation of analytical psychology, which can be healed for the purpose of self-realisation; in “Irrungen, Wirrungen” there is, finally, the overcoming of the conflict in the dimension of the Heideggerian Gelassenheit. The latter will turn out to be the only relationship with conflict that allows for a liberation from traditional constraints and restrictions, a spiritual emancipation that enables one to live at peace with oneself and with what life has to offer.
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