Riassunto analitico
Tentare di apportare delle innovazioni a dei paradigmi consolidati da anni come il tema dell’apprendimento e della didattica scolastica non è di certo semplice e, al giorno d’oggi, lo è ancor meno visto l’improvvisa spinta data dal digitale e dalle nuove tecnologie, come sempre accompagnate da un certo alone di timore. All’interno della tesi in questione verrà trattato il tema dell’utilizzo della comunicazione digitale e delle tecnologie a supporto della didattica tradizionale, teorizzando una nuova metodologia di insegnamento che sia un’integrazione tra presente, passato e futuro. In particolare si vedrà come sia possibile affrontare, attraverso la creazione da parte degli studenti di un’applicazione digitale, un determinato argomento scolastico, non solo apprendendo le conoscenze fondamentali dell’argomento stesso, ma implementando anche i meccanismi di pensiero computazionale e digitale, grazie all’utilizzo di tecnologie. Attraverso questa metodologia che integra il digitale alla didattica tradizionale si va a stimolare quello che nella tesi è definito come apprendimento specifico, ovvero un tipo di insegnamento, attraverso le tecnologie, che allena quei meccanismi di pensiero che sicuramente verranno utilizzati dallo studente nella maggior parte degli scenari lavorativi futuri, che comprenderanno l’utilizzo di mezzi digitali. Dopo aver spiegato nel primo capitolo il concetto di apprendimento specifico e come possa essere inserito all’interno della situazione scolastica italiana odierna, la tesi prosegue con l’esposizione di teorie a supporto di tale argomento: partendo dalla teoria della psicologia dell’educazione denominata Costruttivismo, contrapposta in particolare al Comportamentismo, si analizzano gli ambienti di apprendimento generativo, l’apprendimento significativo con tecnologie e la teoria delle flessibilità cognitive. L’idea alla base di queste teorie sostiene che chi apprende non debba essere solo un contenitore da riempire con argomenti teorici, da richiamare poi alla memoria al momento opportuno nella stessa forma in cui sono stati presentati, ma un soggetto capace di reinterpretare ed applicare in diverse situazioni ciò che viene assimilato, costruendo una realtà circostante non predefinita. Nella terza parte dell’elaborato verrà presentato uno studio sul campo, attuato all’interno della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Ceresara in provincia di Mantova, con protagoniste due classi quinte: lo studio ha messo a confronto un apprendimento delle regioni italiane, in particolare la conoscenza del loro nome e della loro forma, attraverso la creazione e l’utilizzo di un’applicazione a tema, contrapposto ad un apprendimento attraverso una didattica tradizionale. Non potendo di certo dare un valore statistico a tale studio, dati i numeri ridotti dei soggetti testati, si è voluto però provare a dare uno spunto di riflessione per possibili scenari futuri di apprendimento con il digitale, constatando nelle conclusioni finali che questo tipo di metodologia integrata ha dato, in questo caso specifico, risultati decisamente migliori nelle conoscenze finali, per gli studenti che hanno lavorato con tecnologie, creando anche maggiori stimoli ed entusiasmo verso la materia studiata.
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