Riassunto analitico
Introduzione: Per la valutazione rapida e sicura del dolore toracico sospetto per sindrome coronarica acuta, è stato sviluppato come strumento di ausilio, l’HEART score, basato su storia, ECG, età, fattori di rischio e troponina. Recentemente è stata riscontrata, per l’item “storia”, una scarsa affidabilità inter-operatore. Pertanto è stato ideato l’HEART score modificato, inserendo, al posto di questa voce, il Chest Pain Score (CPS), con il fine di migliorare l’affidabilità del modello.
Obiettivo Scopo dello studio è la valutazione della validità nel predire gli esiti “ricovero” e “troponina positiva” dell’HEART score originale, dell’HEART score modificato e la verifica dell’interscambiabilità fra i due.
Metodi: è stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico. I partecipanti erano medici di Pronto Soccorso, specializzandi in Medicina d’Urgenza e studenti di Medicina. Sono stati calcolati l’HEART score originale e quello modificato su 250 pazienti afferenti al Pronto Soccorso del Policlinico di Modena per dolore toracico nel periodo dal 1° Gennaio al 30 Giugno 2016. Il database è stato creato a partire dal software “AURORA”, integrato con i dati sull’ECG del software “Web Record”. E’ stata successivamente valutata la validità predittiva per gli esiti “ricovero” e “troponina positiva” dei due scores, attraverso l’analisi di curve ROC, la Sensibilità, la Specificità, il Valore Predittivo Positivo, il Valore Predittivo Negativo ed il Likelihood Ratio (LR). Per il confronto dell’interscambiabilità fra HEART originale e modificato, si è usato il metodo grafico di Bland-Altman.
Risultati: Sono stati inclusi 250 pazienti, mentre per dati incompleti, ne sono stati esclusi 32344. L’età media dei pazienti era di 52 anni (range 16-96), il 52% dei quali erano di sesso maschile. La principale comorbidità riscontrata è stata l’ipertensione arteriosa (nel 30% dei casi). I valori medi dell’HEART originale, modificato e del CPS si assestavano rispettivamente a 2,8; 3; 3,2. La distribuzione degli score assegnati con l’HEART originale e modificato ai pazienti reclutati è stata rilevata simile per i punteggi a basso e medio rischio di eventi cardiovascolari (score <6), ma abbiamo riscontrato un maggior numero di pazienti con score alto (>6) usando l’HEART modificato. Sia l’HEART originale che l’HEART modificato hanno mostrato una buona validità predittiva per l’esito “ricovero”, con un valore AUROC di 0,72 (IC 95% 0,66-0,78) e 0,71 (IC 95% 0,65-0,77) rispettivamente; e per l’esito “troponina positiva” l’AUROC raggiungeva lo 0,77 (IC 95% 0,70-0,82) con l’HEART originale e lo 0,72 (IC 95% 0,65-0,78) con l’HEART modificato. La differenza delle aree per l’esito “ricovero” è di 0,014 (IC 95% -0,022-0,050) e per l’esito “troponina positiva” di 0,044 (IC 95% -0,008-0,098). L’analisi di Bland Altman , rileva una media della differenza fra i due score di 0,1.
Conclusioni: Lo studio evidenzia che sia l’HEART score originale che quello modificato sembrano esser in grado di predire l’esito “ricovero” e “troponina positiva”. Rileva inoltre l’interscambiabilità fra i due. Quindi il nuovo score HEART modificato, grazie alla migliore standardizzazione nella valutazione della storia, raccolta con il CPS, dovrebbe mostrare una minore variabilità fra raters nell’assegnazione del punteggio. Esso potrebbe esser prima validato per l’affidabilità inter-operatore e poi proposto per la gestione del paziente con dolore toracico in PS.
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