Riassunto analitico
La colica infantile é un disordine funzionale gastroenterico che generalmente colpisce bambini con età inferiore a 4-5 mesi senza una chiara base organica. Tale sindrome è di tipo comportamentale caratterizzata da attacchi di grida, difficoltà ad un comportamento calmo, pianto parossistico, viso arrossato (Wessel et al. 1954).Studi recenti hanno evidenziano una maggiore proliferazione di coliformi gasogeni in grado di determinare una deregolazione della funzione motoria intestinale e un aumento della produzione di gas, tipiche cause della sintomatologia descritta. La somministrazione di batteri probiotici sembra migliorare significativamente tale sintomatologia riducendo l’incidenza del disturbo. Questo progetto di tesi si pone come obiettivo valutare: •se il ceppo di Bifidobacterium breve B632, selezionato sulla base della capacità di inibire in piastra lo sviluppo di coliformi gasogeni isolati dalle feci di neonati affetti da coliche gassose, sia in grado di colonizzare il microbiota del neonato in un modello in vitro che ne riproduce l’ecosistema intestinale; •se la presenza del ceppo probiotico riduca la popolazione di Enterobacteriaceae nel modello in vitro. E’ stato messo a punto un processo fermentativo continuo in bioreattore in grado di riprodurre, in vitro, la composizione del microbiota intestinale del neonato, per lo studio della colonizzazione con un ceppo probiotico. Un primo set di prove, in triplicato, è stato realizzato inoculando il bioreattore con la sola sospensione fecale del neonato; il secondo set, in quadruplicato, è stato inoculato sia con la sospensione fecale, sia con il ceppo probiotico Bifidobacterium breve B632. Le fermentazioni, allestite in modalità continua, onde ottenere uno svuotamento giornaliero del contenuto del bioreattore, hanno avuto una durata complessiva di 24 ore. Ogni 6 ore sono stati effettuati dei prelievi per monitorare l’abbattimento della popolazione di Enterobacteriaceae ed E.coli dovuta alla presenza del ceppo probiotico. La quantificazione di eubatteri, bifidobatteri, enterobatteriacee e coliformi è stata effettuata mediante le tecniche di Fluorescence in situ Hybridization (FISH) e Real-TimePCR (qPCR). Rispetto al controllo inoculato solo con la sospensione fecale, la presenza del ceppo probiotico ha determinato un calo significativo sia delle enterobatteriacee (P < 0.05), sia di E. coli (P < 0.05). Per determinare se la riduzione delle enterobatteriacee e di E. coli fosse dovuta alla colonizzazione del ceppo probiotico, al termine del processo inoculato con Bifidobacterium breve B632 sono stati isolati i bifidobatteri della coltura fecale su piastre di terreno selettivo. L’appartenenza al genere Bifidobacterium degli isolati è stata verificata mediante PCR genere specifica. I diversi biotipi sono stati caratterizzati mediante la tecnica di fingerprinting molecolare RAPD-PCR, onde determinare se Bifidobacterium breve B632 fosse stato in grado di sviluppare e proliferare nel microbiota endogeno, andando ad inserirsi in una popolazione microbica consolidata, numerosa e complessa. La presenza del profilo corrispondente a Bifidobacterium breve B632 suggerisce che, anche nel modello in vitro messo a punto in questo studio, il ceppo probiotico riesce ad esplicare l’attività antagonista contro i coliformi, rivelandosi un buon candidato per lo sviluppo di un probiotico mirato alla prevenzione e/o alla cura delle coliche gassose del neonato.
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