Riassunto analitico
Nel corso degli ultimi anni il concetto di sostenibilità è diventato sempre più rilevante, innescando nei consumatori e nei produttori una necessità di cambiamento economico e ambientale. Questa transazione è limitata da un settore industriale caratterizzato da un’economica prettamente lineare, in contrasto con la necessità di limitare l’utilizzo intensivo di risorse ambientali destinate a finire. Per sopperire al bisogno di rallentare il consumo distruttivo delle imprese si deve ristabilire un equilibrio tra economia e ambiente. Si parla, perciò, di un nuovo modello di economia circolare, caratterizzata dal paradigma delle 3R: reduce, reuse, recycle. La circular economy spinge il produttore ad avere una conoscenza approfondita di tutto il ciclo produttivo, dall’estrazione delle materie, alla progettazione del bene, dalla messa sul mercato del prodotto al riutilizzo degli scarti produttivi o l’adozione di servizi accessori per il recupero dei beni giunti al termine del loro utilizzo. La transazione da un’economia lineare a quella circolare richiede molta capacità di adattamento e una forte sinergia tra i vari componenti della catena produttiva. Prevede, inoltre, una conoscenza chiara del modello di business che si vuole applicare e sviluppare nell’organizzazione per trarre vantaggio competitivo, distinguibile tra: forniture circolari, recupero delle risorse, estensione della vita del prodotto, piattaforme condivise e prodotto come servizio. Successivamente la ricerca verte sullo sviluppo del nuovo modello economico applicato all’industria del fashion, in particolare mostrando le caratteristiche fortemente inquinanti dell’attuale modello lineare. Si vuole far luce, inoltre, sui concetti di fast fashion e di greenwashing, fenomeni che caratterizzano il settore della moda e che portano ad avere un approccio consumistico poco attento e mal informato da parte dei consumatori. Infine, sono state effettuate ricerche statistiche verso consumatori ed imprese, volte alla raccolta di dati e alla comprensione di quanto le aziende siano inclini alla circolarità, di quanto siano a conoscenza dei passaggi nell’intera filiera produttiva e quali siano i progetti futuri in tema di sostenibilità. I dati statistici tratti dai consumatori, invece, ci indicano la loro conoscenza dell’impatto ambientale di un’impresa tessile, quali criteri utilizzano per la scelta degli acquisti e se sono propensi e consapevoli dell’attuale tema sostenibile.
|